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Adriano show Inter agli ottavi

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E si chiude bene, nel segno di un Adriano ritrovato (non segnava da un mese, ha fatto tripletta!), e con la qualificazione agli ottavi dei nerazzurri, che si assicurano il primato nel girone. Artmedia modesto, ma l'Inter ha comunque evidenziato qualche miglioramento. È d'uopo ricordare le ultime due sconfortanti prestazioni europee dei nerazzurri: sconfitta secca in trasferta e vittoria casualissima nel vuoto di San Siro contro un Porto pur molto dimesso. Stavolta, invece, gli uomini di Mancini paiono da subito più precisi, più motivati, più efficaci. Anche rispetto all'incontro di domenica sera col Parma. Il rombo di centrocampo, con Figo sganciato dietro le punte, torna in soffitta; il tecnico ripropone il classico 4-4-2, con lo stesso portoghese largo a destra, con Solari a sinistra e Veron con Cambiasso a rappresentare la miglior coppia centrale possibile. In avanti Recoba affianca un Adriano alla perenne ricerca di se stesso. Figo è il primo ad avvicinare la porta di Cobej, al 10' (tiro fuori misura), poi al 13' Veron al volo di destro (in coordinazione instabile), su corner del Chino, sfiora il palo. Al 15' unica fiammata slovacca, con Borbely di testa ancora su azione d'angolo. Poi, solo Inter. Il vantaggio arriva sugli sviluppi di un corner: il solito Veron dà in verticale a Figo che, in area, si smarca in mezzo a tre avversari e piazza sul palo vicino (secondo gol consecutivo per Luis). Una decina di minuti di riassestamento, quindi i padroni di casa raddoppiano, con l'attesissimo gol di Adriano: stavolta è Figo a lanciare, il brasiliano scatta in linea con gli ultimi difensori slovacchi e supera con un tocco morbido Cobej in uscita. Ovvio che il 2-0 tolga ogni sprint alla ripresa. Mancini risparmia Figo, l'Inter bada solo a non dare troppo spago agli ospiti, e poi la serata di Adriano prende connotati importanti: al 14' al limite dell'area slovacca gioca sullo stretto e fa uno-due con Recoba, trovandosi poi solo davanti a Cobej e battendolo per la seconda volta; al 29' spara un velenoso sinistro dalla distanza che si insacca per il definitivo 4-0.

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