Il derby della fiaccola
Il resto, diviso tra Comitato Olimpico internazionale, atleti, istituzioni locali. Totale, 10.001 tedofori. Numero imponente, reso noto ieri mattina al Foro Italico nella presentazione della fiaccola, disegnata da Pininfarina, che percorrerà undicimila e passa chilometri del territorio nazionale, toccando Michelangelo e Dante, Duccio e i mosaici ravennati, Antonello e Mantegna, le nevi dell'Aquila ed il mare di Trieste, i ponti capitolini e quelli di Venezia, la riviera ligure ed i centri sardi. Nessuna eccezione: tutte le regioni, tutti i 107 capoluoghi di provincia, seicento comuni, sessantaquattro giorni di viaggio, duecento chilometri percorsi di media al giorno. Potente la forza simbolica di un fuoco che sarà acceso il 27 novembre nella piana di Olimpia, trasferito in Italia per via aerea, messo a letto nel palazzo del Quirinale nella notte tra il 7 e l'8 dicembre in attesa del momento solenne, con protocollo da grande cerimonia, ore 10 dell'8, quando il Presidente della Repubblica accenderà la fiaccola tenuta dalle mani di Stefano Baldini, olimpionico di maratona negli ultimi Giochi di Atene. Due mesi dopo, l'otto febbraio, fine dell'itinerario a Venaria Reale, immediata vigilia dell'apertura, nello stadio olimpico di Torino, della ventesima edizione dei Giochi invernali, secondi italiani nella storia olimpica dopo il magnifico precedente organizzativo registrato a Cortina d'Ampezzo nel 1956, quando gli alpini trasportarono la neve sulle piste per consentire lo svolgimento delle gare. Uomini di sport in prima linea, come è dovere che avvenga, olimpionici in testa, giovani e meno sparsi per l'Italia con le mani strette attorno ad un guscio in lega d'alluminio di 77 centimetri, peso complessivo di 1970 grammi, acquisto in opzione per i tedofori al netto di 380 euro, con prevedibile, iperbolica crescita della cifra d'acquisto nel futuro immediato da parte di collezionisti. Sara Simeoni e Dino Meneghin, Domenico Fioravanti e Gigi Riva, Hicham el Guerrouj, plurimedagliato mezzofondista marocchino, Igor Cassina, Ivano Brugnetti, Stefania Belmondo, Daniela Ceccarelli, Marcello Lippi, Jarno Trulli, Yuri Chechi. Con lo schieramento romano nel giorno dell'Immacolata di giovedì otto dicembre, quando Paolo Di Canio e Francesco Totti si alterneranno a gente dello spettacolo di varia umanità e caratura, completando uno schieramento interregionale che parte da Pippo Baudo nella frazione catanese ed approdando a Giorgio Armani, Gianni Morandi, Cristina Parodi, Claudio Amendola, Luca Giurato, Fabrizio Frizzi, Milly Carlucci, Susanna Tamaro, Pupo, Simona Ventura, Luca Barbareschi, Pietro Chiambretti, Luciana Litizzetto. Quanto ai Giochi, alle gare ed alle previsioni sul comportamento degli italiani, la squadra azzurra ha i piedi a terra ed i cuori aperti alle speranze. L'avvio è promettente, e reca il volto pulito di una ragazza diciottenne, pattinatrice, ori olimpici in famiglia per via della cugina Isolde: Carolina Kostner sarà portabandiera degli azzurri.