Sarà convocato per la partita con lo Strasburgo

Giovedì sera contro lo Strasburgo in coppa Uefa finalmente sarà il suo turno: Spalletti lo convocherà. Troppo presto per dire se l'attaccante barese partirà o meno dal primo minuto, ma la sua presenza è già di per sé una notizia. «Con lui faccio quel che voglio», ha detto Spalletti sabato sera, quasi a ribadire la sua totale indipendenza rispetto alla decisione della società di continuare il braccio di ferro. Ma il tecnico ha anche detto che: «Nel valutare certe situazioni che riguardano Cassano ho deciso per vari motivi, tenendo anche conto delle implicazioni che la convivenza all'interno di un gruppo impone». Ovvero, tutto e il contrario di tutto. Spalletti è ancora alle prese con la gestione di un caso che continua a creare turbative, ma si trova ora nelle condizioni di cambiare qualcosa in un attacco che (Totti a parte) non segna più. Perché Montella è fermo a quota uno in campionato e Nonda è letteralmente svanito dopo un ottimo inizio di stagione. Tornando a Cassano, entro questa settimana (probabilmente già oggi) la Roma attende a Trigoria la visita dell'Ufficio Indagini della Figc, anticipata dalle parole di qualche giorno fa di Carraro e Campana. Gli 007 federali ascolteranno dirigenti e staff tecnico, chiamati come sono a far luce su un contenzioso che potrebbe ancora riservare imprevedibili colpi di scena. Un'iniziativa che però difficilmente potrà acquisire elementi nuovi sul «fascicolo», visto che il barese non è fuori rosa e verrà convocato (né potrebbe esserlo senza ripercussioni), né riguardo alla sua posizione sono stati messi in pratica atteggiamenti vessatori da parte del club. Assente dal 2 ottobre con il Siena, appena centoventi minuti su quindici partite ufficiali disputate tra campionato e coppa, Cassano spera che da giovedì si possa aprire il primo capitolo di un nuovo romanzo. Perché dopo lo Strasburgo c'è la Fiorentina, e quindi di nuovo campionato. Con il nuovo regolamento infatti giocare la Uefa non preclude la possibilità, in caso di cessione a gennaio, di disputare la Champions con un'altra squadra. Per un rientro certo, giovedì ci sarà un sicuro forfait. Mancini si è sottoposto ieri mattina a Trigoria ad un esame ecografico effettuato dal dottor Sergio Remesi, che ha evidenziato l'effettiva entità dell'infortunio. «Lesione muscolare di primo grado, del terzo prossimale, del gemello mediale della gamba destra»: uno scarno comunicato ufficiale emesso dalla Roma ha smentito la sommaria diagnosi iniziale che parlava di uno stiramento. Il giocatore avverte ancora dolore e dovrà osservare qualche giorno di riposo, prima di capire se sarà a disposizione per la gara di domenica prossima con la Fiorentina o, più facilmente, per la trasferta di Lecce. Continua così l'annata sfortunata e piena di polemiche per l'esterno brasiliano, costretto a saltare Roma-Juve per il risentimento accusato durante il riscaldamento prepartita. Il 18 settembre si bloccò per un infortunio muscolare ai flessori nel secondo tempo della gara con il Livorno, per poi rientrare dopo un mese in occasione della disastrosa trasferta di Empoli. A distanza di due mesi, Amantino si è fermato di nuovo mettendo nei guai Spalletti. Perché per le prossime partite il tecnico dovrà necessariamente pensare a una formazione monca. Senza il suo laterale di destra il tecnico è costretto dall'emergenza a trovare modifiche in un organico che di alternative, difesa esclusa, offre ben poche alternative. Se l'allenatore ha preferito con la Juve Perrotta a destra ad Alvarez, è un segnale inequivocabile della carenza di soluzioni. Nell'allenamento di ieri indisponibili Totti, Montella e Taddei, mentre Doni, Dacourt e Chivu hanno svolto lavoro differenziato. Contro i francesi dello Strasburgo (leader del girone E di coppa, con sei punti in due partite) Totti e Chivu resteranno fuori. Impiego sicuro per Curci, Bovo, Nonda e, forse, Kharja. Non ci sarà Perrotta che tornerà dopo aver scontato la doppia squalifica solo a Belgrado. Al s