L'amarezza di Spalletti

Il toscano aveva volato basso già alla vigilia, forse annusando l'aria e svelando una sorta di soggezione psicolgica nei confronti di un tecnico più esperto, più «anziano», ma soprattutto che ha vinto molto più di lui. «La Juve ha vinto meritatamente — attacca il giallorosso — e quando una partita finsice 4-1 c'è poco da aggiungere. Individualmente in certe situazioni potevamo far meglio, perchè dare vantaggi a loro quando ti allunghi è letale: sono bravissimi ad andare negli spazi ed attaccare». L'Olimpico è esploso per un paio di fuorigioco non fischiati: uno su Montella veramente inesistente. «I fuorigioco si possono dare o non dare — continua Spalletti tenendo basso il profilo — sono interpretazioni difficili, anche se quello del secondo tempo su Montella si era visto anche dalla panchina che non era fuorigioco. Però, ora parlare di questo potrebbe sembrare arrampicarsi sugli specchi, perchè quando prendi quattro gol c'è poco da recriminare. Fino al 2-0 avevamo fatto molto bene. Certo, se vai a vedere gli episodi in ordine cronologico, qualcosa poteva cambiare la partita». A Paparesta è sfuggita anche una strattonata in area di Zambrotta ai danni sempre di Montella. Anche qui Spalletti minimizza. «In area con tutta quella bagarre è difficile capire quel che succede». Il tecnico giallorosso ha una sua interpretazione della gara, cambiata radicalmente dal raddoppio bianconero. «È stato determinante il doppio vantaggio della Juve, è stato quello a far saltare i nostri equilibri. Dopo il 2-0 abbiamo provato a fare di più lasciando troppi spazi e loro lì ci hanno fatto male». L'infortunio in extremis di Mancini ha scombinato tutti i piani preparati in settimana dal tecnico toscano. «Mancini è stata un'assenza determinante, perchè nella rosa non ho altri che possono giocare al suo posto. Vedremo gli accertamenti, perchè potrebbe essere uno stop piuttosto lungo. Perrotta pur avendo fatto bene, non ha gli spunti del brasiliano: sono due giocatori troppo differenti. Manca un cervello a centrocampo? Secondo me Dacourt può fare quel ruolo e anche De Rossi ha alcune caratteristiche», ma la faccia di Spalletti mentre lo dice sembra smentire se stesso. Qualcuno gli fa notare che probabilmente la Roma ha giocato il suo miglior primo tempo dall'inizio del campionato. Ammette con rimpianto. «Se andiamo a vedere i quattro gol hanno coinciso con i loro primi quattro tiri in porta. E poi, quel gol preso all'ultimo minuto prima dell'intervallo ci ha demoralizzato: sapevamo che sarebbe stata dura recuperare contro la Juve. Doni? Sul primo gol non mi sembra abbia colpe». Chiusura d'obbligo su Cassano. «Con lui faccio ciò che voglio, non era convocato in base a quello che vedo, e per altre considerazioni che in pubblico non posso fare. E poi Cassano c'era anche lo scorso anno, ma si perdeva ugualmente. Anzi...».