Spalletti
Spalletti ha vissuto in modo disteso la vigilia di una partita che non potrà mai essere come le altre. Al suo decimo personale assalto, il tecnico di Certaldo presenta la sfida dell'Olimpico con la Juventus, sperando di cogliere la prima vittoria della carriera contro la Vecchia Signora. Si comincia subito dai veleni, dalle polemiche a distanza. Totti, Moggi, Ibrahimovic, Vieira, Bottega, in rigoroso ordine sparso. Chi ha sbagliato ad alzare i toni? «Su Capello devo dire poche cose perchè ho sempre perso, quindi devo stare zitto e imparare. Per lui parlano i risultati e basta. A Moggi evidentemente faccio un po' di compassione, visto che non batto la Juve da tanto tempo. Avrà pensato che avessi bisogno di un consiglio ipotizzando Cassano in campo. Io tengo conto dei consigli e vedo di metterli in pratica se sono giusti». Per Ibrahimovic la Roma equivale a sfidare l'Ascoli. «Se così fosse, sarei contento perché magari avrebbe meno motivazioni. Quando scenderà sul prato dell'Olimpico si renderà conto di essersi sbagliato». E sulle parole poco concilianti di Totti? «Mi aspetto un Francesco molto determinato ma, aldilà dei giudizi sulla Juve, ha solo espresso un pensiero. Non ho visto particolari spunti polemici». Come giudica gli sviluppi sul processo doping in casa Juve? «Non entro in vicende che conosco poco. Sono stato molto contento però, quando in occasione dell'ultima visita della commissione antidoping a Trigoria, il dottor Brozzi ha richiamato da casa due giocatori che dovevano essere sottoposti al controllo». Che Roma servirà? «Dobbiamo essere tosti e scorbutici, ma senza eccedere e cadere in comportamenti che potrebbero trascinarci sulla cattiva strada. Il rischio che ci saltino i nervi ci può essere, per le motivazioni che ti determina questo ambiente: è un'insidia di cui dobbiamo stare attenti. Siamo in condizione di giocarcela alla pari e forzare su quello che deve essere un equilibrio di comportamento». Ci vorrà anche la componente tattica per spuntarla. «Se l'aggredissimo sistematicamente ci sarebbe un momento in cui non avremmo più le gambe, a metà strada ci colpirebbero. Dipenderà dalla voglia dei ragazzi di non sbagliare. Questa gara è molto più importante per noi che per loro. Una vittoria potrebbe aprirci scenari diversi». Se lo aspetta anche Sensi. «Ci farà piacere se verrà a trovarci negli spogliatoi anche prima di questa partita e cercheremo di vincere anche per lui. Mi spiace solo non averlo incontrato prima». Dicono lei sia antijuventino. «Sono molto romanista: tutti quelli che vincono sempre danno un po' fastidio». È al corrente della prevista contestazione di parte della tifoseria verso Rosella Sensi? «Non è il caso disperdere energie, ne avremo bisogno durante la partita».