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«Cassano? Vale la filosofia espressa dal presidente Carraro. Come faccio a convocare un giocatore che non gioca nel suo club?»

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Il ct Marcello Lippi è visibilmente sereno e prima di tuffarsi nel seminario di studio riservato ai direttori tecnici delle squadre nazionali delle federazioni sportive organizzato dal Coni all'Acquacetosa di Roma accetta volentieri di parlare delle prospettive mondiali della nazionale. «Sono molto soddisfatto del lavoro fin qui svolto dalla squadra e dal carattere che ha dimostrato in queste ultime partite. Mi chiedete se ai Mondiali potremo essere l'anti-Brasile? Perché no, sognare non costa nulla e a me piace sognare, anche se oggi in tutto il mondo sperano di diventare l'anti-Brasile, visto che dovunque è considerato il più forte. Ma, ripeto, sognare è positivo. Nella realtà, alle spalle della nazionale verdeoro, vedo l'Argentina e quelle quattro o cinque squadre europee, tra cui l'Italia, che nella fase finale di un Mondiale si equivalgono sempre». In Germania sarà possibile avere una nazionale-sorpresa come fu la Grecia agli Europei in Portogallo? «Non credo, perché quell'anno le grandi squadre si presero una vacanza e non penso che questa eventualità possa ripetersi ai prossimi Mondiali, dove sarà interessante vedere all'opera realtà come l'Australia e la Costa d'Avorio». Una battuta, inevitabile, sul caso Cassano, che inevitabilmente tocca anche la nazionale: «In proposito il presidente Carraro ha espresso la sua filosofia, che ci deve essere in ogni gruppo di lavoro. Chi non fa il suo lavoro nella squadra di club non può essere chiamato in Nazionale. Come posso convocare un giocatore che non gioca?». E se tornasse in campo già da domenica? «Per ora non gioca. Con i se e i ma non si fa niente». Ora che la nazionale va in letargo il ct si dedicherà al campionato «ma solo da spettatore davanti alla tv, non da protagonista, visto che tornerò a guardarlo con altri occhi solo a marzo, quando sarà giunto il tempo delle nuove convocazioni» ci tiene a precisare. Si comincia dalle grandi sfide del weck-end: Roma-Juve e Fiorentina-Milan. La prima la conosce benissimo, nella seconda ci sarà il confronto diretto tra Toni e Gilardino. «Per fortuna il campionato italiano sta producendo una notevole quantità di buoni attaccanti e di ciò dobbiamo essere tutti contenti. Sono convinto che la loro sarà una bella sfida. Quanto a Roma-Juve dico che è sempre stata una partita importante e bella da giocare, che a volte ha riguardato l'alta classifica ed altre no, ma che è sempre stata molto pepata e disputata da protagonisti seri». Anche il presidente del Coni Gianni Petrucci ha voluto elogiare il ct: «Lippi sta facendo un gran lavoro e vedrete che i risultati verranno. Gli ultimi sono stati ottimi, ma conoscendo il suo temperamento non avevo dubbi».

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