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Capello

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ritrova i nazionali

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Ieri, il portierone bianconero e della Nazionale ha svolto praticamente per intero il lavoro con il preparatore Tancredi e il suo compagno di squadra Chimenti: uscite alte, soprattutto, segno che i progressi alla spalla destra continuano e lasciano tranquillo lo staff medico. Il suo rientro è in ogni caso previsto per giovedì 1 dicembre, quando a Firenze la Juve affronterà i toscani nell'andata degli ottavi di finale di Coppa Italia. Sabato toccherà ancora ad Abbiati, reduce dalla doppia esperienza con l'Italia di Lippi: di qui non si scappa. Ma anche il resto della formazione dovrebbe essere quasi scontato: in attacco, spremuto Del Piero dall'azzurro, non si scapperà da Trezeguet (che ieri si è limitato a lavorare in palestra) e da un Ibrahimovic, fresco, riposato e reduce dall'essere stato nominato miglior giocatore svedese del 2005. Alternative non ce ne sono quasi: Zalayeta, che ha salutato i Mondiali perdendo ai rigori lo spareggio di ritorno contro l'Australia, tornerà più che mai assonnato solo oggi in giornata, Mutu è reduce da un affaticamento muscolare e al massimo andrà in panchina. Nessun dubbio anche in mezzo al campo: Emerson e Vieira non si discutono, così come viene difficile pensare ad alternative a Camoranesi e Nedved. Vero che l'italo-argentino non sta attraversando un gran momento di forma, ma senza Mutu e Olivera l'unica alternativa potrebbe essere rappresentata dall'avanzamento di Zambrotta: improbabile, in fin dei conti. Per chiudere, la difesa: con l'ex barese a destra, Thuram e Cannavaro centrali, Pessotto potrebbe essere utilizzato a sinistra al posto di Chiellini, reduce dall'Under 21. Questo è il quadro attuale: ma oggi, con il rientro di tutti i nazionali, lo scenario potrebbe anche cambiare. Ieri, al Centro Sisport, Trezeguet è rimasto a lavorare in palestra mentre in campo si è rivisto Kovac per una seduta differenziata. Capello ha fatto disputare anche una partitella di possesso palla: da una parte Pessotto, Thuram, Giannichedda, Vieira, Ibrahimovic e due ragazzi della Primavera, dall'altra Balzaretti, Gladstone, Blasi, Emerson e altri tre giovani. Nessuna tensione particolare al campo, dopo la mezza strigliata di martedì. La Juve è fatta così: lavora, suda e cloroformizza tutto il possibile. La trasferta di Roma viene considerata alla stregua di una qualsiasi altra partita: è anche questa la forza della squadra. Tutti meritano il massimo rispetto, ma tutti allo stesso modo: tre punti conquistati qua valgono quanto tre punti conquistati là. E' il dogma di Capello. Che ha trovato terreno fertile (anche) sotto la Mole.

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