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Campioni in visita al «Bambin Gesù» Patto per l'infanzia

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La notizia della morte di Eddie Guerrero, una vera leggenda di questo sport, ha scosso tutto l'ambiente, portando alla decisione di alcuni lottatori di non partire più per il Tour italiano. Chi è giunto a Roma, invece, non ha solo mostrato i muscoli in un Palalottomatica in delirio. Il pomeriggio di ieri, infatti, ha visto la WWE ed alcuni suoi wrestler, impegnati in due importanti iniziative. Poco dopo le 12, nella scuola elementare Matteo Ricci del quartiere Torrino, è stato siglato il patto per l'infanzia, una serie di otto punti di impegno della WWE, che prevede una campagna contro il rischio dell'emulazione, della violenza fisica e verbale. La federazione internazionale si impegna, inoltre, a non coinvolgere bambini sul ring durante le tappe italiane. Le parole del presidente della Commissione bicamerale dell'infanzia, Maria Burani Procaccino, e del vice presidente della WWE, Gary Davis, sono state più convincenti anche grazie alla presenza del campione del mondo Batista, che ha invitato i 500 alunni presenti a non ripetere mai le gesta dei lottatori, che sono professionisti e che si allenano duramente per poter eseguire mosse del genere. Lo stesso Batista, insieme a Bobby Lashley, si sono successivamente recati all'ospedale «Bambin Gesù», per una visita di cortesia ai piccoli fans più sfortunati. A dimostrazione che questo sport può fare anche del bene. A. Mor.

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