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AMICHEVOLE A GINEVRA (RAI1, ORE 21)

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L'Italia sfida col tridente la Costa D'Avorio «mondiale»Lippi si affida a Iaquinta-Gilardino-Del Piero contro gli africani già qualificati. Sul contratto: «Ne parleremo ad agosto»

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Sono la forza naturale e la speranza della Costa d'Avorio sommate all'esperienza maturata nei campionati europei: tutte insieme formano un altro pezzo di Mondiale che l'Italia di Marcello Lippi scopre in vista di Germania 2006. E nella seconda della tre amichevoli di avvicinamento al torneo tedesco il ct azzurro rispolvera la staffetta, in ossequio alle esigenze del suo progetto e di un sano turn over. Oggi a Ginevra (Rai1, ore 21) contro una delle quattro esordienti africane al prossimo torneo intercontinentale Lippi terrà infatti conto delle esigenze del campionato, che incombe con Roma-Juve e Fiorentina-Milan, ma fino a un certo punto: in partenza non rinuncerà al tridente, con Gilardino, Iaquinta e Del Piero. Poi sfrutterà i sei cambi, con la staffetta Gilardino-Toni e un cambio di modulo. Ma lo spirito, quello si augura sia identico alla vittoria di Amsterdam. «Ora un giornale inglese mi definisce il degno erede di Bearzot - dice Lippi prima della partenza per la Svizzera - Fa enorme piacere, ma è un complimento che respingo: è troppo. Alle esaltazioni, come alle depressioni, dobbiamo resistere. Altrimenti poi si rischia di andar al Mondiale ed esser presi a schiaffi». Il rischio di eccessiva euforia non è l'unico col quale il commissario tecnico fa i conti. Convinto come è che i suoi giocatori non saranno distratti più di tanto dai prossimi impegni di campionato, sorride agli appuntamenti virtuali delle ultime ore: quello con Carraro per firmare un rinnovo del contratto e l'altro con Panucci per una riappacificazione. «Non vedo perché dovrei incontrare il romanista, e quanto al contratto se dopo il Mondiale non c'è più la stessa fiducia, non ha senso rimanere insieme», la sua replica, con un sorriso sulle labbra. Di pari passo con il momento sì della sua Italia, Lippi ha superato infatti i giorni più tesi e permalosi e si cala con serenità nei panni di ct. «So bene che nell'immaginario collettivo questa partita conta molto meno del test con l'Olanda - ammette parlando di Italia-Costa d'Avorio - Ma per noi conta tanto: dopo, purtroppo, non vedrò più i giocatori fino al 10 marzo. Stasera si parte con la difesa del Palermo (Zaccardo, Barzagli e Grosso) completata da Materazzi, un inedito centrocampo Barone-Pirlo-De Rossi, e il tridente con Gilardino, Iaquinta e Del Piero. Poi sei cambi: dentro Oddo per Zaccardo, Zambrotta per Grosso, Gattuso per Pirlo, Diana per Del Piero e Toni per Gilardino, ridisegnando un 4-4-2.

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