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Regalo a Donadel e gli azzurrini tornano con un prezioso pari dall'Ungheria

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Se non si fosse fatta chiudere nella propria area dalla foga degli ungheresi, forse ora festeggerebbe una vittoria. Il pari con gol, però, la tutela in vista della gara di ritorno di martedì a Fermo, dove per qualificarsi avrà a disposizione due risultati su tre. Lo stadio del Ferencvaros è quasi gremito, segno che da queste parti alla qualificazione ci credono e che la politica del tutti gratis allo stadio dà i suoi frutti. Gli azzurrini ci mettono una decina di minuti ad incanalare la partita sui binari studiati in ritiro: controllo della palla, attenzione nel chiudere i varchi e tentativo di colpire gli ungheresi con il sano contropiede di una volta. Tutto bene per la prima parte del piano, meno per l'altra, quella delle ripartenze, mai ben riuscite sia per l'imprecisione in appoggio dei nostri centrocampisti, sia per la serata opaca di Pazzini e Pepe. La mancanza del fosforo di Aquilani si è fatta sentire: in mezzo giostravano due mediani come Donadel e Sammarco, ottimi nella corsa, meno nell'inventiva. Ne è venuto fuori un primo tempo brutto, molto tattico e con pochissime emozioni. Molto meglio la ripresa, che iniziava con un gol annullato all'Ungheria per fuorigioco. Decisione inappuntabile. Tre minuti dopo l'episodio che ci faceva credere alla vittoria: su un tiro di Donadel dai trenta metri Fulop commetteva una papera clamorosa, facendosi sfuggire il pallone dalle mani dopo un presa facilissima. 1-0 per noi e palla al centro. Anche Gentile non credeva ai suoi occhi. A questo punto la partita diventava bella, con i padroni di casa che si riversavano nella nostra metà campo alla ricerca del pari e l'Italia che provava a colpire in contropiede. Protagonista diventava Curci, che al 19' era bravo a deviare in angolo una punizione destinata all'angolino alto e poco dopo ad uscire di pugno in mischia. Nel mezzo una deviazione in angolo di Canini che per poco non diventa un'autogol. Ora gli ungheresi la buttavano in confusione, dando vita a mischie ed angoli e sugli sviluppi di uno di questi Huszti trovava da fuori il tiro del pari, con Curci apparso leggermente in ritardo nel tuffo. Peccato, anche se l'1-1 in trasferta è un buon risultato.

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