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Lazio, l'ora delle scelte

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Liverani e Dabo idem. Cesar è lontanissimo dal rinnovo contrattuale, Sereni doveva allungare il suo rapporto con il club riducendo il suo ingaggio ma al momento nessuna di queste trattative è stata conclusa. La Lazio è al lavoro, spera di trattenere qualcuno dei giocatori a scadenza di contratto ma il club ha fissato il tetto salariale a 600.000 euro e non intende derogare. Giusto, perché il risanamento non ammette sentimentalismi però i tifosi mugugnano. Emblematico è il caso relativo a Gigi Di Biagio. L'accordo è saltato nelle ultime ore del mercato di agosto per l'esagerato attendismo della società e per la successiva impuntatura di Corioni. L'appuntamento era stato fissato non appena fosse cominciato il campionato e il centrocampista avesse risolto i suoi problemi con una caviglia malandata. Di Biagio è rientrato nel Brescia, gioca da qualche settimana ma da Roma nessuno si è fatto vivo né con lui né con il suo procuratore. Il giocatore è pronto a rinunciare a una bella fetta dell'ingaggio attuale pur di chiudere la carriera nella sua città e nella squadra che lo aveva fatto esordire in serie A sedici anni fa. Freme anche Corioni che si trova nella stessa condizione di questa estate: deve trovare un eventuale sostituto di Di Biagio, cosa peraltro non facile, e per questa ragione vorrebbe conoscere in fretta le strategie di Lotito e della Lazio. Il discorso diverso nella forma ma non nella sostanza per Liverani. Il club biancoceleste lo vuole tenere per affidare alla sua sapiente regia la squadra dei prossimi anni, il centrocampista vorrebbe rimanere a Roma, ma le distanze tra domanda e offerta per il rinnovo di altri quattro o cinque anni è molto distante. Il regolamento prevede che dal primo di febbraio si può trattare con altre società e dal primo marzo si possono firmare i contratti quindi la Lazio ha il dovere di vigilare e di fare in fretta per non rischiare di perdere anche Liverani dopo Giannichedda. Anche a Cesar i dirigenti laziali hanno presentato un'offerta ma il brasiliano o meglio il suo procuratore non è soddisfatto del triennale da 600.000 euro, pretende di più e radio-mercato già sussurra di un incontro con l'Inter per accasarsi a giugno a Milano al doppio della cifra proposta dalla Lazio. Ieri Dabo, oltre a tessere le lodi del suo compagno di reparto, Roberto Baronio, con cui affronterà le prossime tre partite, ha affrontato il nodo del suo contratto: «La priorità è quella di rimanere, ma la società fa le sue scelte e anch'io farò lo stesso. Col presidente non parlo, tratta il mio procuratore perché in questo momento voglio solo pensare a giocare bene questa stagione». Traduzione: l'offerta di 380.000 euro per un triennale non soddisfa il francese che vorrebbe qualcosa in più. Si tratta ma Lotito tiene duro per non alzare troppo il monte degli ingaggi. Senza dimenticare i giocatori con la scadenza del contratto nel giugno 2007. Tra loro ci sono tre elementi fondamentali Sereni, Oddo e Zauri. Anche su questi rinnovi si dovrebbe provvedere al più presto per evitare di ritrovarsi in difficoltà la prossima estate quando la Lazio potrebbe essere facilmente ricattata dai club più importanti con proposte tipo «o vi accontentate della nostra proposta oppure prendiamo il calciatore tra un anno a parametro zero».

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