Amichevole in Olanda stasera per l'Italia senza Vieri e con Del Piero (Rai 1, ore 20.45)
E poi a quella lotteria di rigori che ha premiato gli azzurri dopo anni di delusioni. Pensi alle parate di Toldo e al «cucchiaio» di Totti dal dischetto entrato nella storia. Ricordi di una sfida europea di cinque anni fa che riaffiorano alla vigilia dell'amichevole di lusso che aspetta la Nazionale di Lippi. All'Amsterdam Arena (Rai 1, ore 20.45) prova a prendersi una piccola rivincita l'imbattuta Olanda di Van Basten, ct senza sconfitte da quando siede sulla panchina arancione. Un test quasi vero (tante le defezioni dei nostri avversari) per un'Italia vera. Totti a parte, per la verità, ma anche quel giorno di cinque anni fa al posto del romanista c'era Del Piero. Scelta tecnica di Zoff allora, cambio forzato per Lippi oggi. Un piccolo infortunio ha infatti restituito subito il neo papà Totti all'affetto di Ilary e del piccolo Christian. Nell'Italia che ha perso un giocatore al giorno via anche Peruzzi (in porta ci sarà Abbiati a due anni di distanza dalla sua ultima presenza) e Vieri. Maggiori però i problemi per l'Olanda che deve fare a meno, tra gli altri, di gente come Van Nistelrooy, Van Bommel, Robben e Van Persie. Il fascino di Olanda-Italia, però, resta. Un buon banco di prova anche dal punto di vista televisivo per gli azzurri i cui ascolti negli ultimi tempi non sono proprio un successo. Il confronto con l'Olanda, che precede i Mondiali solo con la meno indicativa amichevole con la Costa d'Avorio di mercoledì a Ginevra e quella del primo marzo con la Germania, è importante per Lippi anche per alcuni motivi squisitamente tecnici: il modulo 4-3-3, la difesa con Zambrotta a destra e Grosso a sinistra e in avanti Toni e Gilardino, per la terza volta insieme dopo le vittorie decisive per la qualificazione con Bielorussia e Slovenia. Per il capocannoniere del campionato e il bomber del Milan una serata speciale contro il loro idolo Van Basten. Che ha fatto i complimenti a Toni per i 13 gol in campionato e ha augurato ogni fortuna a Gilardino con gli amati colori rossoneri. «Lo ringrazierò personalmente — ha detto Toni — poi però proverò a battere la sua Olanda», ha aggiunto con un sorriso il centravanti della Fiorentina. In coppia con Gilardino e con l'aiuto di Del Piero, uno che, al contrario dei suoi più giovani compagni di reparto, quell'Olanda-Italia di cinque anni fa non l'ha vista in tv. Lui c'era, in campo al posto di Totti. Un pò come stavolta. Ma lo juventino non ci sta: «Non sono riserva di nessuno. Non capisco perchè nei miei confronti si parli di impiego part-time. Veramente non lo capisco, io non devo dimostrare niente. Io non vengo qui a giocare a carte. Io non gioco al posto di nessuno, se gioco è perchè me lo merito». È un ruolo da protagonista quello che cerca e questa nuova possibilità, dopo essere rimasto per un anno ai margini della Nazionale di Lippi, vuole usarla per prendere ancora maggiore vantaggio sui concorrenti nella corsa per un posto nella lista mondiale. Il teorico rivale Cassano è fermo al palo. Il 12 novembre del 2003 il barese faceva il suo debutto in Nazionale con un gol alla Polonia, il 12 novembre di due anni dopo non si sa nemmeno quando tornerà a vestire la maglia azzurra. Del Piero vuole approfittarne, lui sopravvissuto di quella sfida europea con Cannavaro, Nesta e Zambrotta. Contro di loro e contro l'Italia vuole prendersi una piccola rivincita l'Olanda di Van Basten, il quale alle assenze per infortunio ha unito alcune scelte a favore dei giovani: fuori i più esperti Ooijer, Sneijder e Vennegoor of Hesselink e spazio alle nuove leve. Una politica che finora ha pagato, con la qualificazione ai Mondiali conquistata vincendo il girone in cui era inserita anche la Repubblica Ceca. La sua Olanda non perde da un anno a quattro mesi. Per l'Italia, nomi a parte, rappresenta forse la sfida più interessante della gestione Lippi. Un avversario così non l'abbiamo mai incontrato. «È un'amichevole importante contro una squadra che sta facendo benissimo — ha detto il ct azzurro — a