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Spalletti d'oro

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Il tecnico premiato a Coverciano Apre a Cassano: l'idea è utilizzarlo Montella? Abbiamo bisogno di lui

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La Roma finalmente inizia ad assomigliare al tecnico toscano che già in molti avevano etichettato quale ennesima «bufala» del mercato. E invece, dopo un avvio faticoso, fatto di mille problemi, risvolti inattesi e polemiche dentro e fuori dai denti, Spalletti è riuscito a rimettere la «sua» Roma sui binari che la potrebbero (il condizionale è d'obbligo) riportare lì dove merita. E, della serie al «meglio» non c'è mai fine, ieri il tecnico giallorosso ha anche ricevuto la «Panchina d'Oro» dai suoi colleghi riuniti ieri a Coverciano per il consueto summit di aggiornamento. «Ora spero di avere un'altra panchina d'oro per il lavoro che farò con la Roma. Questo è un premio bellissimo, che arriva inatteso — attacca il giallorosso — è dedicato anche al club friulano e a Pozzo. Sono dispiaciuto per quello che accaduto in estate, ma io lo stimo molto». Dopo la vittoria a Messina Spalletti ha raccolto gli applausi di tutti: squadra compresa. Ringrazia. «Ha fatto molto piacere avere la squadra vicina, comprese le dichiarazioni di Totti, e la stessa società. Sapevo, quando sono arrivato a Roma, quello che m'aspettava, soprattutto perché ero consapevole di quanto la Roma calcistica volesse bene alla squadra, e sapevo anche che avrei passato dei momenti difficili perché fanno parte del calcio italiano. Io vado avanti per la mia strada cercando di dare dei consigli, il resto è in mano ai ragazzi». Ma la riunione di Coverciano è servita anche al tecnico toscano per fare il punto sulla nuova situazione della Roma, che in poco più di dieci giorni è cambiata radicalmente. Da delusione della stagione, a squadra che ambisce a riottenere l'antico ruolo di quarta forza del campionato. Per farlo Spalletti e la Roma, hanno ritrovato il Totti migliore e puntano a utilizzare in futuro anche il giovane Cassano. Il tecnico apre chiaramente al barese che ora dovrà fare le sue mosse per «rientrare» nel progetto giallorosso. «La situazione di Cassano? Secondo me si può risolvere — risponde diretto sull'argomento — stiamo valutando di giorno in giorno tutte le situazioni e lo vogliamo utilizzare. Vogliamo ricordarci di Cassano nella rosa». Come? Piuttosto semplice, basta una firma. Il barese sa benissimo come «autografare» il rinnovo del contratto alle cifre proposte dalla Roma (tutt'altro che irrisorie) lo riabiliterebbe all'istante. ma Spalletti sa bene come sia difficle fare un passo indietro dopo ave preso posizione così duramente contro la società. «Ci sono ancora delle settimane da passare e delle partite da giocare — chiude sulla questione Spalletti — insomma c'è ancora tempo e dobbiamo fare un passo per volta. Cassano farebbe comodo a chiunque ma dipende da che tipo di Cassano». Insomma anche oggi che il tecnico vorrebbe godersi il meritato riposo del vincitore, è costretto a parlare di Cassano. Cambia rapido argomento e riporta l'attenzione sulla Roma e su chi ancora manca all'appello: Montella. Il tecnico toscano è suo antico sponsor e getta l'ennesima ciambella a un giocatore che sembra l'ombra di quello conosciuto in passato. «La squadra in questo momento ha bisogno del supporto di Montella che finora non ha potuto esprimersi come può per mancanza di continuità dovuta alle condizioni fisiche. Ora si sta comportando bene proprio perché cerca di dare il suo contributo». Già, perché al rientro in campionato, tra poco meno di due settimane, la Roma affronterà la prima della classe: la Juve di Capello. Timori? nessuno, una partita da giocare a viso scoperto. «Sono partite aperte a qualsiasi tipo di risultato c'è da tenere presente però che Juve e Milan hanno qualcosa in più». Già, qualcosa come dodici punti.

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