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Bisogna cancellare il ricordo dell'anno scorso

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Non furono sufficienti, allora, quei tre gol di Montella, per salvare le penne sul campo di una neopromossa, gli errori terrificanti della difesa ma anche quello di un un attaccante, se così si può definire Mido, determinanti per offrire ai siciliani prima l'aggancio e poi il beffardo sorpasso. Una Roma rinnovata in piccola parte, ma con una più affidabile guida tecnica, tenterà di cancellare quell'episodio: però non siamo poi così distanti, in questo avvio, dagli umori alterni che avevano provocato la discesa dai piani alti della classifica fino agli scantinati. Se non l'assiduità nel rendimento, la Roma sembra avere trovato, soprattutto nell'ultima partita dell'Olimpico contro l'Ascoli, quell'appuntamento con il volto meno arcigno della sorte, che da tempo mancava nel suo carnet. Così che è ancora possibile guardare all'impegno, non agevole, con un minimo di fiducia, nonostante le assenze di Chivu e De Rossi, vittime della loro scarsa lucidità fino a guadagnarsi inevitabili cartellini, di diverso colore ma ugualmente decisivi per la forzata rinuncia. E naturalmente non ci sarà Cassano, una volta che Luciano Spalletti ha ufficializzato la sua adesione alla linea aziendale: pensabile lo abbia fatto più per obbligo che per reale convinzione. Il Messina aveva iniziato la stagione con molti stenti, tra l'altro incassando in amichevole un pesante tre a zero proprio contro la Roma al San Filippo. Poi la formazione di Mutti ha preso quota, sia pure a notevole distanza dai livelli del campionato scorso, guadagnando qualche posizione e mettendosi alle spalle quattro rivali nella corsa alla salvezza, preventivato traguardo. Contro la Roma, anche il tecnico messinese dovrà arrangiarsi per le concomitanti squalifiche di Zampagna, follia pagata neanche carissima, di Zanchi che ha un ruolo fondamentale a protezione della difesa, e di quell'Iliev che nell'uno contro uno sa creare situazioni pericolose. Ma la partita sarà obbligata a farla la Roma, decisa a presentarsi all'appuntamento con la Juve, tra quindici giorni, in più confortevole posizione in classifica. Francamente, l'impresa non appare proibitiva, sempre che si mantengano la concentrazione e, soprattutto, la consapevolezza dei propri limiti.

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