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di LUCA CATTANI MILANO — Niente Lazio-Inter per Roberto Mancini.

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Perciò, contro i biancazzurro, in panchina si siederà ancora Fernando Orsi, altro ex di turno. Intanto, Mancini, appare ottimista sulla trasferta romana: «Credo che ce la faremo, perché, nonostante le difficoltà che abbiamo avuto, martedì scorso in Champions abbiamo dimostrato che siamo capaci di una grande reazione». A proposito di giustizia, Mancini non pare per nulla conciliante. Specialmente quando mette a paragone le 3 giornate di squalifica inflitte a Samuel ed i mancati provvedimenti di Milan-Juve: «Due pesi e due misure ci sono di sicuro, ma non solo nella giustizia sportiva, ma anche in quella ordinaria. Poi in quella sportiva si esagera, si va spesso oltre i confini, ma se si divertono così...Comunque, il giorno in cui l'Inter riuscirà a vincere sarà ancora più bello, perché lo avremo fatto senza bisogno di niente». Quanto alla sfida con la Lazio, non va esclusa l'ipotesi di un rombo a centrocampo, con il portoghese Figo riferimento centrale dietro le due punte: «Luis ha libertà d'azione: non deve stare sempre a destra o a sinistra. Sa che può andare a giocare dove vuole». Più delicata la situazione di Adriano e della convocazione con la nazionale: «Spero che rimanga a Milano. E credo che ne possa beneficiare anche la nazionale. Adriano non riesce ad allenarsi per 4 giorni di fila. È solo questo il suo problema. Come, per esempio, il fatto che esca. Anzi, spero che si diverta». Gara dal sapore particolare: potrebbe un giorno Mancini tornare sulla panchina della Lazio? «Sono stato lì tanti anni, divertendomi e vincendo tanto, ma non penso che questo possa accadere».

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