Mancini alla Caf Adriano-Cruz guidano l'Inter
La speranza del tecnico e della società nerazzurra, che aveva avanzato il reclamo, era quella che la Commissione Disciplinare riducesse di una giornata la squalifica per le frasi rivolte all'arbitro Rosetti al termine di Inter-Roma del 26 ottobre, ma il ricorso è invece stato respinto. La Disciplinare ha ascoltato Mancini ma ha lo stesso ritenuto «censurabile la condotta da lui tenuta nei confronti del direttore di gara» ed «equa la sanzione comminata» (due giornate e 3000 euro di ammenda). Oggi il ricorso alla Caf ma per ora Mancio sta fuori. Come a Genova, al tecnico di Jesi toccherà trasmettere i suoi consigli via telefono cellulare al collaboratore Fausto Salsano che, seduto in panchina, li comunicherà al vice di Mancini, Fernando Orsi. Per il tecnico nerazzurro sfuma il secondo appuntamento della stagione con il passato: dopo quello con la Sampdoria, di cui era stato da calciatore un idolo incontrastato, anche quello con la Lazio di cui è stato allenatore. Un ambiente ostile, tra l'altro, Mancini troverà (come a Genova) sicuramente anche a Roma. Ora Mancini cerca la prima vittoria contro la sua ex squadra da quando è allenatore dell'Inter. Una vittoria che gli serve più che mai per far del tutto riprendere coraggio ai suoi, dopo la sconfitta contro la Roma e il pareggio contro la Samp. La Lazio, però, storicamente è un cliente che dà filo da torcere all'Inter e che è stato capace di dare profonde amarezze alla società di Massimo Moratti, vedi la famosa gara del 5 maggio 2002. L'Inter, tra l'altro non vince all'Olimpico in campionato dal 3 marzo 1996, grazie a un'autorete di Nesta. I nerazzurri, nella scorsa stagione, non sono mai riusciti ad andare oltre l'1-1 con i biancocelesti. All'andata, il 30 ottobre a San Siro, la Lazio aveva reso vano il vantaggio realizzato da Adriano: da un dubbio fallo fischiato dall'arbitro Trefoloni sulla trequarti nerazzurra, era infatti nata la punizione che aveva poi portato al pareggio della Lazio su colpo di testa di Talamonti. Come ricordo di quella gara, Mancini si era inoltre preso due giornate di squalifica per insulti all'arbitro. Al ritorno, il 12 marzo, ad agguantare il pareggio era stata invece l'Inter: i biancocelesti erano passati in vantaggio, ma Cruz a venti minuti dalla fine era riuscito a trovare il pareggio mettendo dentro di testa un pallone che Zè Maria gli aveva servito con un cross dalla destra. Toccherà ancora all'argentino guidare l'attacco nerazzurro all'olimpico, in compagnia di Adriano, autore di una tripletta nella partitella. Contro la Lazio, ci sarà senz'altro bisogno anche dei suoi gol.