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Domani sera contro l'Inter Rossi prepara un centrocampo «muscolare» con Daboe Firmani

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Liverani si opera, toccherà al professor Campi rimettere a posto il ginocchio destro del regista biancoceleste. Il timore che potessero essere lesi anche i legamenti è svanito. Gli accertamenti clinici presso la casa di cura «Mater Dei» e l'ospedale «San Carlo di Nancy» hanno dato un verdetto agrodolce: «Trauma distorsivo con distrazione del legamento collaterale e la lesione del menisco, necessario l'intervento chirurgico». È stato lo stesso giocatore ad annunciare la notizia dai microfoni della «Voce della Nord» spiegando anche i motivi che lo spingono a recarsi dal vecchio responsabile dello staff sanitario biancoceleste: «Mi opero da Campi perché mi conosce bene avendomi già curato in passato. Sottoponendomi a un intervento chirurgico avrò la possibilità di bruciare i tempi e tornare prima, questa è la mia speranza. Per come è avvenuta la dinamica dell'infortunio, poi, mi ero messo davvero paura, ma dopo gli esami sono più tranquillo». Liverani dovrà stare fuori più di un mese e chiede a tutti di incoraggiare chi di volta in volta lo sostituirà. «L'importante in queste situazioni è non aspettarsi dagli altri le stesse cose di chi manca — spiega con il solito tono pacato — anche perché ognuno ha le sue caratteristiche. Chiunque gioca va appoggiato». A cominciare dalla sfida con l'Inter, quando toccherà a uno tra Firmani e Baronio. «La partita contro i nerazzurri già non sarà facile di suo, ma potrebbe essere ancora più complicata per qualcuno che magari non ha ancora ritrovato il ritmo partita come Baronio». Infine, Liverani è tornato anche sulle polemiche degli ultimi giorni con Di Canio. «Ho sempre detto, quando c'era il processo a Behrami e Stendardo, che non è a loro che la gente deve chiedere di più. Non si possono dare responsabilità a chi è al primo anno in serie A. Siamo noi più esperti che dobbiamo prendercele». Un brutto colpo per Delio Rossi che dovrà fare a meno del suo regista in un momento decisivo della stagione. La fantasia resta ai box visto che mancherà anche Di Canio. A dare qualità al centrocampo della Lazio che affronterà domani sera l'Inter rimarrà Cesar chiamato a una prestazione importante dopo tante comparse. Tra l'altro troverà di fronte il suo futuro: l'Inter di Mancini (se ci sarà ancora sulla panchina nerazzurra) pronta ad accoglierlo a giugno a parametro zero. A sostituire Liverani ci sarà a Firmani in ballottaggio con Baronio. Dipende dalla partita che vorrà giocarsi il tecnico riminese: con il primo ha garantita una maggiore copertura contro il centrocampo nerazzurro ma sicuramente meno qualità che invece potrebbe mettere sul piatto della bilancia il centrale bresciano. Una scelta difficile da cui dipenderà anche il resto dello schieramento soprattutto quello avanzato. Con una linea mediana più muscolare dovrebbe giocare l'albanese Tare vista la necessità di scavalcare il centrocampo e appoggiarsi ad una torre forte di testa e a far salire gli incursori in territorio nemico. Se si cercherà di giocarsi la partita come è stato fatto finora allora spazio a Baronio (il giocatore è però reduce da un lungo stop per uno stiramento rimediato a Milano il 21 settembre) e a quel punto il partner di Rocchi sarà uno tra Pandev o Simone Inzaghi. Il resto della squadra è fatto con il dubbio Peruzzi a tenere ancora in ansia Rossi. Ieri gli esami clinici del portiere hanno dato esiti confortanti ma solo oggi si potrà avere un quadro più chiaro. In ogni caso è pronto Ballotta. La linea difensiva sarà costituita da Oddo, Siviglia (al rientro), Cribari e Zauri, sulle corsie laterali spazio Behrami e Cesar, in mezzo Dabo e Firmani (favorito su Baronio), davanti la coppia Tare-Rocchi. Ci vorrà tanto cuore, la Lazio operaia che sta forgiando Delio Rossi è pronta a gettarlo oltre all'ostacolo.

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