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di FRANCO BOVAIO PARTE in sordina l'avventura della Samp nella fase a gironi della Coppa Uefa.

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Diverso il discorso per i romeni, che col pari di ieri, aggiunto alla vittoria col Lens, sono quasi qualificati. Visto che ne passano tre su cinque per la Samp nulla è compromesso, anche se ora dovrà giocare due volte in trasferta (con Halmstad e Lens) e una a Marassi (Herta Berlino). Rispetto alla bella prestazione di sabato con l'Inter i blucerchiati hanno fatto un passo indietro, mostrando un gioco poco fluido e ritmi bassi che hanno fatto infuriare Novellino in panchina. Notevoli, però, i meriti della Steaua, ordinata e ben messa in campo. La classica squadra scorbutica che riesce a far giocare male chiunque: linee di difesa e centrocampo molto vicine, pressing, buon palleggio e concentrazione le sue doti migliori. La Samp ha provato a far saltare il muro, ma nel primo tempo ha sprecato le sue occasioni con Zauli (che ha concluso debolmente di sinistro al 18') e soprattutto Gasbarroni, che al 25' ha mandato fuori di testa da due passi e al 38' si è fatto chiudere lo specchio della porta da Khomutovski. A cinque dal riposo ci provava Volpi con due tiri dalla distanza: il primo ben parato dal portiere, il secondo fuori di poco. Piccoli lampi di un primo tempo incolore e molto tattico. Nella ripresa, per dare qualità alla squadra, Novellino buttava dentro Flachi e Diana, ma la sostanza non cambiava. La Samp non offriva palloni invitanti ai suoi attaccanti, mentre la Steaua giocava come il gatto col topo e all'84' rischiava addirittura di vincere l'incontro. Meno male per la Samp che Jacob, solo davanti a Castellazzi, sparava in curva il pallone dell'1-0.

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