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Cantatore sfida Nelson e la storia

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la crudeltà di questo sport sta nel fatto che l'opportunità per diventarlo è spesso, troppo spesso una sola. Chi vuol essere il migliore deve prepararsi per cogliere quella chance, deve vivere ogni istante della sua vita con la serietà e la dedizione che un obiettivo così importante gli impone». Chi parla così è Vincenzo Cantatore, 34 anni, di Santo Spirito, alla vigilia del grande appuntamento che lo aspetta il prossimo 26 novembre al Palazzetto dello Sport di viale Tiziano: la sfida mondiale al campione in carica Johnny Nelson, trentottenne inglese, per la categoria Wbo. Un avvenimento che riapre le porte della capitale alla grande boxe, per anni teatro di grandi match ma poi caduta inspiegabilmente in un profondo sonno. E il caravanserraglio pugilistico la desta dal torpore rifacendole il belletto trascurato ma con un fascino per nulla sfiorito, rinfocolandole entusiasmo ed interesse per una disciplina alla quale la città eterna non ha mai fatto mancare il calore di un pubblico non solo di appassionati ma anche di cultori della noble art. Gli anni 50-60 hanno visto fior di campioni cimentarsi sui ring capitolini che avvaloravano il certosino lavoro di una scuola fatta di sacrifici e soprattutto di passione e che non disdegnava di regalare alla disciplina ottimi boxeur. E Cantatore sa che Roma potrebbe rappresentare il magic moment della sua carriera già ricca di trofei nazionali ed intercontinentali. La sfida a Nelson, per quanto difficile, ha per il pugile italiano un sapore particolare, in quanto rappresenta una grande scommessa sia con la disciplina che con sé stesso, lui che nei valori dello sport ha sempre creduto non solo a livello agonistico ma anche proiettati nel tessuto sociale dal momento che le sfide più belle e appassionate le lancia settimanalmente nel carcere di Rebibbia dove cerca di portare ai detenuti conforto e solidarietà umana. Il match mondiale del 26 novembre, ricco anche di un interessante sottoclou, è la tappa conclusiva di un lungo viaggio preparatorio, fatto di innumerevoli tappe, che gli appassionati della boxe apprezzeranno moltissimo. E ad illustrare il programma dell'evento ci hanno pensato ieri mattina nella Sala delle Bandiere in Campidoglio il sindaco Walter Veltroni che si è detto orgoglioso di essere il primo cittadino di una capitale che torna ad esserlo anche nella boxe, Gianni Rivera, Patrizio Oliva e Francesca Minardi, moglie e manager di Cantatore. E lui, l'aspirante campione come vive questa febbrile vigilia? «E' la mia grande occasione, come pugile e come uomo. Fondamentale per la mia famiglia e per chi crede in me». Per la cronaca, l'avvenimento sarà trasmesso in diretta tv su RaiDue e sulla televisione britannica. Vai Vincenzo.

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