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RIVERA «La staffetta? La fece sotto pressioni.

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Per me la staffetta era un non sense, ma si sa, ne abbiamo già parlato all'epoca». Per Gianni Rivera ci lascia «una persona sul piano umano disponibile ed attenta, si viveva bene con lui, poi tecnicamente c'era poco da chiarire». MAZZOLA «Era bravissimo a gestire il gruppo» «Per me è stato bravissimo a gestire il gruppo, c'erano tanti calciatori di grande personalità in quella nazionale ed uno dei suoi meriti è stato proprio quello di aver avuto sempre il polso della situazione». Sandro Mazzola lo ricorda così». RIVA «Prima di lui l'Italia non vinceva niente» «È commosso Gigi Riva nel ricordare la figura dell'ex ct azzurro. «Se tutti quelli della mia generazione siamo un pò diversi dagli altri lo dobbiamo anche all'esempio di Ferruccio Valcareggi, un tecnico completo ed un uomo vero, che non si parlava addosso, non credeva di avere inventato il calcio ed era sempre semplice e disponibile. Prima di lui, l'Italia non vinceva niente neanche a pari e dispari». ZOFF «Era sempre disponibile, ha vinto tanto» «DI Valcareggi ho un ricordo vivo, perchè l'ho visto spesso di recente e perchè eravamo comunque rimasti sempre in contatto. È una grave perdita la sua scomparsa. Ha fatto gradi cose e vinto tanto». Anche Dino Zoff ricorda l'ex ct azzurro con commozione. ALBERTOSI «Grande uomo, tolse dalla tavola i dolci» «IL calcio ha perso una grande persona. Se ne è andato, purtroppo, un uomo squisito». È quanto dice Enrico Albertosi, portiere degli anni d'oro della Fiorentina, del Milan e della Nazionale azzurra, che ebbe Valcareggi come allenatore. «Ricordo - aggiunge - che al suo primo anno alla Fiorentina aveva tolto il ghiaccio, il dolce ed altre cose per quanto riguardava l'alimentazione». DE SISTI «Con lui i miei sogni diventarono realtà» «MI diceva sempre: un centrocampista per essere completo deve tirare cinque volte per tempo. Io gli dicevo che a volte a stento avevo la forza per arrivare al tiro...». Giancarlo De Sisti apre il libro dei ricordi per parlare di Valcareggi: «È stato lui a farmi esordire in nazionale e con lui ho esaudito i miei desider» VICINI «Un amico fraterno e un grande Ct» «Un grande amico, un amico fraterno». Queste le parole di Azelio Vicini. «Grazie a lui arrivai a lavorare con le squadre nazionali. Un allenatore di grandissima personalità che raggiunse importanti risultati. È stata una delle figure più belle del calcio e tra i più importanti Ct della nazionale». CHINAGLIA «Solo quello screzio, poi sempre amici» «CON Valcareggi ci fu solo quell'episodio di Monaco ai Mondiali di Germania dal '74 ma nessun altro screzio mai». Dagli Stati Uniti Giorgio Chinaglia ricorda con affetto l'ex ct azzurro. «Non ci sono state grosse polemiche tra di noi anzi. Quella situazione la chiarimmo subito dopo la partita, ne parlammo immediatamente. ANTOGNONI «Mi ha dato tanti consigli preziosi» Il ricordo di Antognoni. «Non ho mai avuto la fortuna di lavorarci insieme ma ho avuto quella di conoscerlo bene e instaurare con lui un bel rapporto amichevole che è durato nel tempo. Mi dava sempre tanti consigli: consigli preziosi, su come comportarmi in campo ma anche fuori».

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