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Roma ritrova Hawkins e si beve il Caffè Maxim

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Roma ha dovuto sconfiggere un insieme di avversari. Dai giocatori ospiti, alla sfortuna, ad un terzetto arbitrale che ha fatto invidia, in termini di comicità, a Petrolini. Pesic ha stupito tutti con un quintetto inaspettato. Perchè accanto ai soliti Bodiroga, Tonolli ed Hawkins hanno trovato spazio Giachetti e Righetti. La scelta ad alta connnotazione italiana, che avrà fatto piacere a Gianni Petrucci, è stata un bella tirata d'orecchie verso i due stranieri. Ma se Hawkins ha tramutato la cosa in una motivazione in più, su Ilievski la mossa ha avuto l'effetto contrario. Il macedone infatti nei primi 20' ha inanellato una serie di scelleratezze raccapriccianti subendo poi la freschezza di Fabio Di Bella, un Pozzecco de noantri. Ma a ferire Roma ci ha pensato soprattutto Bluthenthal che schierato nel ruolo di ala grande ha fatto danni come quasi tutti i pariruolo che fin qui hanno affrontato Roma, da Sekunda fino ad arrivare a Goree e Bargnani. E mostrandosi fedele ad una delle paradossali leggi di Murphy («se c'è una possibilità che una cosa vada male sicuramente lo farà») la Virtus, già decimata dagli infortuni, ha visto cadere sul campo prima Van den Spiegel (contusione al destro) e poi Giochetti (sublussazione ad una spalla). Nonostante questo, ed una zona in cui Bluthethal ha ballato la salsa ed il merengue chiudendo i primi 20' con 18 punti personali, Roma precipitata a -10 (15-25), facendo conto sulla vigoria di Hawkins e su un Righetti più tonico ha recuperato per rimettere il naso avanti fino al 41-39, prima che, con Bodiroga gravato di 3 falli come Bluthenthal, English insaccasse il tiro pesante del 41-42 che ha spedito le squadre negli spogliatoi. Poi ecco il cuore che quando si accoppia alla tecnica può fare miracoli. Ilievski è uscito dal letargo, dando segnali confortanti, ma la squadra se la sono caricata sulle spalle Bodiroga ed un immenso Hawkins. E nel momento più difficile sono arrivati i punti (primi e con un tiro da tre) del ragazzino di casa Bonessio e le giocate di Righetti. Siccome nessuno si è tirato indietro, in campo è sceso anche un claudicante Van den Spiegel mentre Tonolli ha messo la museruola a Bluthethal. E Roma ha scacciato i fantasmi e raccolto due punti su cui può ruotare la stagione. A patto che anche la sfortuna cominci a restituire quello che in queste sei giornate le ha tolto.

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