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«Squadra perfetta. Vittoria meritata»

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Invece nulla di tutto questo. E' schizzato sul terreno di gioco per affrontare a brutto muso prima Dacourt, poi Nonda dandogli appuntamento per un faccia a faccia negli spogliatoi. «Ce l'ho con te, vai dentro» - sono state le prime parole all'indirizzo del francese. Immaginiamo che abbia ripetuto le stesse cose all'attaccante ex Monaco. Poi si è piazzato a bordo campo davanti al tunnel e ha atteso il resto della squadra per complimentarsi personalmente. Finita qui? Nemmeno per sogno. Quando è arrivato Doni gli ha stretto la mano e gli ha consigliato. «Più cattivo, più cattivo, più duro» - tanto per non fargli pesare troppo l'incertezza sul secondo gol dell'Inter. Arrivato Kuffour, l'ha abbracciato e baciato quasi fosse un fratello. C'è stato tanto Spalletti ancor prima di esternare la sua soddisfazione per il risultato. Ecco l'analisi del tecnico. «Abbiamo meritato la vittoria. Questa volta la Roma si è dimostrata compatta fin dall'inizio, non ha lasciato spazi a centrocampo, ha avuto la giusta tranquillità e convinzione nelle proprie individualità e così ha vinto la gara. Faccio i complimenti a tutti, ma credo che anche quando abbiamo perso non avevamo fatto così male. abbiamo conquistato tre punti che possono diventare fondamentali per ripartire. Questa è stata una settimana importante perché ci ha dato convinzione, fiducia e tranquillità. Dobbiamo migliorare sotto l'aspetto psicologico perché sul 3-0 doveva essere tutto facile invece abbiamo avuto paura di sbagliare. Abbiamo commesso troppi errori, c'è stata troppa precipitazione, ma non è stato un calo fisico». Anche lo scorso anno i giallorossi alla nona giornata ebbero un'impennata con il Cagliari, solo che allora già erano cambiati tre allenatori, adesso Spalletti pare abbia trovato la giusta strada, ma lui non crede di avere grandi meriti. «Dobbiamo continuare così, essere più tranquilli e cercare di proporre le nostre qualità. Finora siamo stati troppo precipitosi, forse anche a causa della classifica modesta, della mancanza di risultati. Per una squadra come la Roma è difficile accettare certe situazioni. Io devo solo cercare di dare tranquillità ai miei giocatori. Anche nel derby avevo visto una grande Roma, alla fine i risultati li determinano i dettagli». Poi parla dell'espulsione di Totti. «Non ha fatto molto per meritare il rosso. Era fermo non mi sembra sia successo granché, forse potevano evitare entrambi i giocatori. La sua è una grande perdita per la gara con l'Ascoli». Impossibile non parlare della perla del capitano. «Francesco ci ha abituati a gol straordinari come quello a Julio Cesar». Minimizza sulla strigliata a fine gara nei confronti di Dacourt e Nonda. «Nulla di particolare sono andato a salutare a e fare complimenti a tutti in particolare a Nonda». Oggi la Roma tornerà ad allenarsi in vista della sfida interna con l'Ascoli. Spalletti dovrà valutare le condizioni di Cassano. Il barese è in netto miglioramento, potrebbe tornare anche a far parte del gruppo, ma solo in caso di effettiva necessità potrebbe finire nella lista dei convocati. In questi giorni sono circolate voci suggestive su un possibile scambio a gennaio tra l'attaccante e Pizarro, vecchio pallino di Spalletti che a Milano non riesce a trovare troppo spazio. Per la Roma significherebbe risolvere uno dei suoi problemi a centrocampo, ma molto dipenderà anche dalla decisione del Tas. Difficilmente per la gara con l'Ascoli i giallorossi potranno recuperare Aquilani. Intanto Panucci rinnova: «Ho raggiunto il rinnovo del contratto fino al 2009. Domani lo firmerò e sono molto contento perchè sono legato a questi colori». Il difensore finirà dunque la sua carriera con la maglia giallorossa, ma guarda ancora al presente commentando così il successo in trasferta: «Q

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