Slitta il rientro Aquilani a rilento
Difficile dosare le forze in un momento come questo, anche perché la panchina corta non permette troppi cambi, qualcuno non è al massimo della condizione e c'è da fare i conti anche con gli infortunati. Per forza di cose bisognerà trovare le motivazioni giuste dove il fisico non può arrivare per preparare al meglio la sfida con l'Ascoli. Che sulla carta sarebbe anche alla portata dei giallorossi, ma finora anche con un calendario piuttosto agevole, la squadra di Spalletti ha fallito più di un'occasione per mettere in classifica qualche punto. La stagione è lunga, per carità, ma nemmeno nella peggiore delle ipotesi ci si sarebbe aspettato un avvio tanto deludente. La Roma sembra pagare ancora a livello emotivo un anno trascorso a cambiare allenatore, cosa che non è giustificabile, soprattutto dopo i proclami fatti da più di un giocatore in ritiro. E' tempo di voltare pagina di riprendersi al più presto possibile per evitare di perdere troppo il contatto con le posizioni di graduatoria che dovrebbero competere a Totti e compagni. Per farlo non ci si può affidare solo al capitano, c'è bisogno di tutti, anche di quelli che attualmente sono ancora in infermeria. Cassano e Aquilani risultano ancora tra gli indisponibili, ma anche ieri hanno lavorato sotto la guida di Luca Fanceschi. Per l'uomo che si occupa del recupero infortunato, due problemi simili, ma che sembrano avere decorsi diversi. Entrambi, infatti, soffrono per un problema alla caviglia, ma in punti differenti, il che tradotto significa che anche il trattamento dei due casi è soggettivo. La situazione del barese sembra essere in continua evoluzione. Se tutto procedesse secondo i piani potrebbe tornare ad allenarsi con la squadra già oggi e poi lasciare a Spalletti la scelta di inserirlo o no nella lista dei convocati per domenica. Lui ci spera, anche perché quando corre non avverte più dolore. Discorso diverso per il centrocampista che dovrebbe restare a guardare almeno fino alla prossima settimana. Il suo infortunio richiede più cautela e sarebbe inutile rischiarlo per poi dover ricominciare il lavoro daccapo. C. Fer.