Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Mancini-Moratti Vertice infuocato

default_image

  • a
  • a
  • a

Chi ne fa le spese, sul piano materiale e morale, è sempre lui, Massimo Moratti. E il patron nerazzurro, per l'ennesima volta nell'ultimo decennio, deve trovare le parole per commentare una sconfitta. «Sì, è difficile ora immaginare un prosieguo facile in campionato». Siamo sempre di fronte a un film già visto, e anche le parole di Moratti suonano come già sentite: «Dovremo soffrire molto, speriamo di recuperare qualche punto». Ma la questione è che a fine ottobre la squadra di Mancini è ancora una volta già lontanissima dalle rivali per lo scudetto: i punti che separano i nerazzurri dalla Juve sono 9, e anche il Milan sopravanza i rivali di 4 lunghezze. Moratti analizza la partita con la Roma: «Nel primo tempo ci è andato tutto male, ma la Roma ha giocato molto bene e le si deve dare merito di questo. Noi abbiamo cercato di aggiustare le cose nella ripresa ma ci siamo riusciti solo in parte». A Moratti fa eco Mancini, che non si capacita di questa sconfitta: «Non so come sia successo, ma stavamo messi malissimo in campo, con la difesa troppo arretrata, gli esterni larghissimi, gli attaccanti eccessivamente spostati in avanti. In queste condizioni abbiamo permesso alla Roma di sfruttare le sue doti migliori, e gli attaccanti giallorossi si sono infilati in quegli spazi enormi». Mancini riconosce che la Roma ha fatto bene nel primo tempo: «Ha giocato sul suo terreno, in velocità, in contropiede. E Totti ha fatto una prodezza, è sempre meglio non avercelo contro». Ma poi il tecnico jesino torna sul comportamento in campo dei suoi: «Sono amareggiato, non riesco a spiegarmi gli incredibili errori che abbiamo commesso nel primo tempo». Ne ha anche per l'arbitro, Mancini: «Il rigore del 3-0 è inesistente, è inventato». Ma poi guarda al futuro: «Possiamo ancora rientrare sulle prime, i numeri non ci condannano, avevamo previsto di girare a quota 43 alla fine dell'andata e quell'obiettivo è ancora alla nostra portata». Dopo la gara, Mancini, Moratti e il presidente Facchetti sono rimasti chiusi oltre un'ora nello spogliatoio. Un vertice indetto d'urgenza per capire la disfatta. E l'atmosfera dev'essere stata senz'altro molto calda.

Dai blog