CASO-GENOA

La busta, indirizzata al magistrato, è stata sequestrata dai carabinieri del reparto operativo di Genova che si occupano della tutela del magistrato. Secondo quanto appreso, la busta — che reca l'indirizzo di Palazzo di giustizia scritto a mano — sarebbe stata imbucata in una cassetta di Genova Brignole. Si tratta di una busta gialla, imbottita, che non avrebbe contenuto alcun messaggio ma solo il meccanismo esplodente. Sempre secondo le prime informazioni, il meccanismo è di tipo militare e non si tratterebbe di un residuato bellico. Intanto l'Ufficio Indagini della Federcalcio ha chiesto copia degli atti processuali relativi agli accertamenti svolti su alcune partite di calcio della scorsa stagione. La richiesta è avvenuta alla conclusione delle indagini preliminari condotte proprio dalla Procura genovese. La Procura di Genova provvederà già oggi a consegnare i nuovi documenti che saranno vagliati: per questo l'Ufficio Indagini Figc ha riaperto l'inchiesta su tali episodi. «In merito agli episodi di frode sportiva accertati dalla Autorità giudiziaria penale — si legge nel comunicato emesso dalla Figc — la Federcalcio ha provveduto a nominare l'avv. Tito Lucrezio Milella quale difensore della persona offesa riservandosi la successiva costituzione di parte civile per tutte le ipotesi di illecito e contro tutti gli eventuali responsabilì. Quanto alla gara Roma-Lazio del girone di ritorno del campionato di serie A 2004-2005 si conferma quanto reso noto nel precedente comunicato del 23 ottobre che dava notizia della avvenuta archiviazione».