Flop azzurro a Soelden, vince la sorpresa Maze
Tutti aspettano la Poutiainen (in testa dopo la prima manche, prima di un grave errore nella seconda), la Kostelic e la Paerson? «Vi sistemo io», ha pensato la divina Tina, 22 anni e due occhi che fanno sfracelli. Detto e fatto. Nel gigante inaugurale di Coppa del Mondo, sul ghiacciaio austriaco di Soelden dove aveva già trionfato due anni fa, la Maze ha piazzato l'acuto precedendo proprio Kostelic e Paerson. Ragazze che vanno a mille tutto l'anno e non accampano scuse, come purtroppo hanno fatto le nostre eroine: la migliore è stata l'altoatesina Manuela Moelgg, solo 18esima però. Addirittura 25esima è finita invece la Putzer, che ha parlato di «neve troppo dura. Se non sei al top su una pista così, prendi molti secondi. Ora dovrò vedere di risolvere qualche problema». Inevitabilmente. Perché, in caso contrario, l'anno che porta alle Olimpiadi di Torino 2006 potrebbe tramutarsi in un sentiero scosceso e pieno di rovi. Va invece giustificata Denise Karbon, al rientro dopo un anno e mezzo e partita con il pettorale numero 34 per una svista della Federazione che non ne aveva denunciato lo status di atleta infortunata: è stato già bello rivederla sugli sci e immaginarla in progresso fin dalla trasferta in Nord America di fine novembre. Oggi, stesso ghiacciaio, tocca agli uomini con Bode Miller in testa. Polemiche sul doping a parte, lo yankee non viene dato al meglio dopo che in estate ha perso parte della preparazione a causa di un incidente in cui era stato coinvolto il fratello. Resta comunque l'uomo da battere, in Coppa del Mondo e alle Olimpiadi. Gli italiani? Blardone su tutti, poi soprattutto Simoncelli, Senoner e Rocca.