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Chinaglia: un'azienda chimica è interessata alla Lazio

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Giorgio Chinaglia è tornato ma è come se fosse sempre rimasto a Roma. Abbraccia gli amici e raccoglie le idee, si concentra sui cinque-fogli-cinque che ha preparato nella notte, perché «solitamente vado a braccio ma stavolta vorrei evitare equivoci» e poi snocciola i temi-cardini dell'attesa conferenza stampa. Con tanto di rivelazione, che scuote gli animi della gente. «Ci sono vari gruppi, importanti, interessati al club. In particolare uno chimico, dalle grandi potenzialità, che opera a livello europeo e che tra l'altro è già presente nel settore sportivo come sponsor di altissimo livello. Di più non si può dire, questo è un club quotato in Borsa. Certamente non è semplice andare a rastrellare azioni sul mercato. Lotito? Non so se vuole cedere, comunque questo non rientra nella mia sfera d'azione. Non sono un punto di riferimento, ci sono avvocati e commercialisti che eventualmente si occuperanno di certe situazioni». Caccia al nome dell'azienda: tante indiscrezioni, alcune legate anche a ipotesi estere con ramificazioni in Italia. La precisazione: «Il gruppo non cerca pubblicità, non voglio illudere la gente. Non credo abbia problemi d'investimento. Come Abrahmovic? Lì si parla di un singolo. Ha sviluppato operazioni incredibili, sotto il profilo economico. In questo frangente si parla di affari "piccoli", di cifre che oscillerebbero tra i 300 e i 500 milioni». Presenti i tifosi, con Fabrizio Toffolo e Juri degli Irriducibili in prima linea. Chinaglia gli riserva una parentesi a parte. Insieme a quella sulla gestione di Lotito. «Non mi sono permesso di giudicare il suo operato, eppure ho sentito che ci sono stati riferimenti alla mia presidenza. Ho solo mandato una mail offrendo collaborazione gratuita. Mi aspettavo una risposta, ma ognuno è libero di comportarsi come ritiene più opportuno. L'anno scorso a Rieti ci incontrammo: lui seguì i consigli sbagliati. Talamonti e Lequi non erano da Lazio. Io non sarò stato un grande manager ma io i soldi li ho persi per amore e ho lasciato il club a zero lire a Bocchi e a Calleri. Tutti passano, giocatori, presidenti, allenatori tranne i tifosi, ricordiamocelo. Lotito è un freddo amministratore di società. Tutti i club hanno dato un taglio ai costi per mantenersi in vita ma la Lazio non può vivacchiare alla meno peggio». Così la Lazio, attraverso l'avvocato Gentile. «Se Chinaglia ha idee precise si faccia avanti». Fab. Mar.

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