Spalletti processa la squadra per un'ora prima dell'allenamento Il ritiro per il derby scatterà solo dopo la trasferta in Norvegia
Di tensioni, anche. Dopo lo sfacelo di domenica scorsa ad Empoli con una sconfitta inattesa ma meritata per quanto si è potuto vedere sul campo, ieri pomeriggio a Trigoria Luciano Spalletti ha tenuto a rapporto il suo gruppo, prima della seduta di ripresa fissata per le ore 15.30. Un'ora di serrato colloquio, durante il quale il tecnico ha voluto guardare negli occhi i suoi uomini, costretto com'è a dover affrontare dopo solo un mese e mezzo di stagione la prima fase davvero delicata della sua gestione. Al tecnico non è piaciuta la totale incapacità di reazione della squadra, il modo disordinato di proporsi nella ripresa, ma soprattutto lo scarso aiuto che i giocatori hanno messo in partita. La squadra è finita sotto accusa anche per la mancanza di umiltà nell'affrontare un avversario più modesto sotto il profilo tecnico. La dirigenza, per bocca del direttore sportivo Daniele Pradè e del direttore tecnico Bruno Conti, ha confermato a Spalletti la propria fiducia incondizionata, convinta che possa presto arrivare il momento della svolta. Di risultati e di gioco. Frasi come «Bisogna dilatare il margine della fatica, tornare agli atteggiamenti giusti e consoni a una squadra, è il momento di una drastica svolta», pronunciate nello spogliatoio dello stadio «Castellani» dall'allenatore, sono suonate subito come un allarme rosso per tutto l'ambiente. Perchè le dichiarazioni sulla comunione di intenti, le innumerevoli esternazioni sulla ritrovata armonia e fiducia che la nuova gestione avrebbe saputo ricreare non trovano riscontro sul campo, dove la Roma ha saputo finora raccogliere la miseria di otto punti sui ventuno a disposizione, addirittura uno in meno rispetto allo stesso periodo della scorsa. C'è poi la componente psicologica, sempre ricorrente nelle analisi delle ultime prestazioni. E le polemiche secondo cui il tecnico avrebbe ricevuto pressioni da parte di alcuni elementi di spicco della squadra per attenuare i carichi di lavoro, eliminando le doppie sedute di allenamento. Indiscrezione ufficialmente smentita da chiunque. Spalletti e il suo staff tecnico avrebbero deciso di rallentare i ritmi per via di qualche infortunio muscolare di troppo (Cufrè e Perrotta su tutti) e del tour de force che il gruppo ha appena intrapreso ma ora potrebbe anche rivedere la decisione. I giallorossi saranno super impegnati nelle prossime settimane tra coppa Uefa e quattro turni di campionato ravvicinati (dopo il derby, mercoledì sera c'è la trasferta di San Siro contro l'Inter). Per i prossimi giorni si continuerà in questo modo. A sorpresa, ma non troppo, l'allenamento di ieri si è tenuto tra la più totale indifferenza della gente romanista. Soltanto una decina di tifosi hanno atteso l'uscita dai cancelli dei giocatori e qualche vento di contestazione è previsto per oggi pomeriggio, alla ripresa dei lavori. Non è escluso che proprio per evitare problemi di contatto tra eventuali tifosi delusi e giocatori, la società possa decidere per anticipare l'allenamento odierno delle ore 15.30 al mattino. Settimana difficile, dunque, che la società intende comunque affrontare senza ricorrere al ritiro anticipato. Ogni possibile variazione di programma verrà decisa soltanto al ritorno della trasferta di Tromsoe, quando mancheranno poche ore alla vigilia del derby. Intanto oltre a quelle del campo, crollano anche le azioni giallorosse in Borsa. Ieri a chiusura del mercato di Piazza Affari, il titolo ha fatto registrare un decremento del 4,79. Un tonfo notevole da attribuire interamente alla crisi di risultati e identità che sta attraversando la squadra.