L'addio a gennaio
è la soluzione più conveniente
La sosta, che avrebbe dovuto contribuire e rasserenare il morale della squadra dopo la disavventura interna con il Siena, ha portato con sé più nuvole che parentesi di sereno. E così, una vigilia che sembrava dedicata a una piacevole malinconia per il ritorno di Luciano Spalletti nella città che più di ogni altra lo ama, reclama ancora una volta il primo piano per la vicenda legata al rinnovo di contratto di Antonio Cassano: con le posizioni ancora più lontane, se possibile, dopo il brusco passo indietro della settimana scorsa. Chiusura totale da parte della società, adesso la palla torna a Cassano e al suo procuratore, ma è difficile intravedere spiragli di luce in una vicenda che dovrebbe risolversi, secondo logica, con la cessione del ragazzo ai primi di gennaio. Sempre che, ovviamente, la Roma non si ritrovi nuovamente sulla schiena lo scudiscio della Fifa: nel qual caso, essendo ammesse soltanto vendite per contanti, non si sa quale società sarebbe disposta a sborsare cifre significative, con la prospettiva di un acquisto a parametro zero sei mesi più tardi. Luciano Spalletti si è detto disposto ad allinearsi al progetto e alla direttive della società, ma almeno potrà rimandare la sua personale presa di posizione, una volta che Cassano gli è stato sottratto in settimana da un infortunio in allenamento. La situazione del tecnico, una volta recuperato fisicamente il giovane attaccante, sarà comunque scomoda: una situazione nella quale forse la società non avrebbe dovuto metterlo. Quale società, però? C'è una sensazione di vuoto, tanto è vero che alle parole di Luciano Moggi sul sostegno estivo garantito alla Roma, non una sola voce di risposta si è levata dalle stanze di TRigoria. E al povero Spalletti è stato affidato anche il compito, non di sua spettanza, di replicare in qualche modo al direttore juventino, senza riuscire a convincere più di tanto, soprattutto sull'arrivo di Kuffour e Nonda. E così questa insidiosa trasferta non si presenta sotto rosei auspici, anche in presenza di una classifica che, complici sfortuna e arbitri, è per il momento deficitaria. Per di più, si presenta da brividi la settimana prossima, quando la Roma si presenterà al derby reduce da una trasferta disagiata, oltre il Circolo polare Artico, per onorare una Coppa Uefa che ha ben modesto livello di interesse. La sola buona notizia è rappresentata dal ritorno di Mancini, che almeno offrirà a Spalletti la possibilità di riproporre il modulo tattico preferito. Ma fare risultato in Toscana avrà valore determinante, soprattutto per i riflessi psicologici sull'immediato futuro. Dal baratro della stagione scorsa, nonostante una ritrovata armonia di gruppo, la risalita è ancora da cominciare.