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Di Canio e Rocchi sfidano la Fiorentina all'Olimpico, torna Cribari. Rossi: cancelliamo Udine

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Sono i due tarli fissi di Delio Rossi, disteso e sorridente come se la settimana di sosta gli avesse trasmesso la certezza di poter davvero voltare pagina. Oggi contro la Fiorentina (Sky calcio 4, ore 15) vuole una Lazio determinata, che sappia trovare continuità, evitando un saliscendi da brividi. «Non credo che il fattore casalingo possa incidere più di tanto sull'aspetto psicologico, cioè su come una squadra possa comportarsi in campo. Semmai dobbiamo crescere in alcune situazione, migliorare i movimenti di gioco in trasferta», chiosa con lo sguardo di chi sa quello che deve fare. «Certamente mi piacerebbe rivedere la stessa Lazio che ha battuto il Palermo. D'altronde la Fiorentina è tra le squadre che inserisco nel blocco che viene subito dopo quello delle tre big: insomma è da Champions League. Sta a noi ripetere quella gara». La Fiorentina e lo spauracchio Toni. «Lui è un grande, l'avrei voluto al Foggia diversi anni fa. Però i viola non si affidano solo alla forza d'urto del centravanti: hanno tante altre armi e giocatori di qualità. Poi è arrivato anche Prandelli, uno dei migliori allenatori d'Italia». Quindi la formazione: «Rilancerò Cribari, ma non sarà una punizione per Stendardo. Cesar? Vedremo, deciderò solo all'ultimo se farlo partire dall'inizio ma il contratto non è certo un problema». Il brasiliano entrerà a partita in corso, il ballottaggio l'ha vinto Manfredini, che si è allenato con maggiore continuità nelle ultime settimane. Un'idea per la fascia destra: si rifletterà stamattina sull'impiego di Behrami, reduce da dieci giorni trascorsi con la Svizzera. Nel caso in cui il giovane non regalasse certezze assolute, la suggestione, escluso Keller, indica un tandem Belleri-Oddo chiamato ad agire sull'out. In attacco si partirà con il tandem Rocchi-Di Canio. Pandev, Tare e Inzaghi (pure provato ieri in 3-4-3 sperimentale insieme alla coppia titolare) inizialmente resteranno a guardare. Mancherà ancora Mudingayi: lo sfortunato interditore si è nuovamente infortunato e non riesce a vedere la luce in fondo al tunnel. I compagni gli fanno coraggio, mentre lo sguardo è già proiettato al derby. Non quello di Delio Rossi. «So quanto conti questa sfida a Roma, ne sento parlare da quando sono arrivato. E so che un buon derby dura nel tempo. Però sono abituato a ragionare solo al massimo, non al 70%. Quindi o tutto o niente: le mie scelte saranno quindi scevre da condizionamenti. E contro la Fiorentina mi aspetto il massimo impegno». Garantisce Di Canio, che ha catechizzato i compagni: «Cercare di fermare la Fiorentina è il modo migliore per affrontare la Roma». Rocchi gli strizza l'occhio, prima però c'è la Fiorentina. Serve un'impresa per centrare la quarta vittoria di fila in casa, che manca dal 1942. Rossi incrocia le dita.

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