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Blocco degli stranieri la Fip tenta di mediare ma la A può fermarsi

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Presenti il presidente federale, Fausto Maifredi, e per la Lega di serie A il presidente Enrico Prandi (che è vicepresidente della Fip) si è parlato degli stranieri nei campionati professionistici delle prossime quattro stagioni. «In un clima di proficuo lavoro — ha fatto sapere la Fip — sono state presentate delle concrete proposte che il consiglio federale dovrà approvare». Intanto, però, voci provenienti da Capo d'Orlando e riprese dal quotidiano «La Gazzetta del Sud» sostengono che la Lega, se non avrà risposte chiare dal consiglio federale sugli stranieri, che sono stati oggetto di una polemica con il presidente del Coni Petrucci, sta pensando a protestare prima con un ritardo dell'inizio delle partite nella sesta giornata del 30 ottobre e, in seguito, con una vera e propria serrata. La Lega si è affrettata a precisare che la protesta è solo una proposta del presidente dell'Upea, Enzo Sindoni, che nel comunicato diffuso ieri dalla società ha dichiarato: «Ho già proposto ai colleghi della Lega A di ritardare l'inizio delle partite, fino a giungere al blocco del campionato dove l'incertezza perdurasse». Questi gli argomenti trattati dal consiglio di presidenza secondo il comunicato della federazione: eleggibilità italiani e stranieri nei campionati professionistici dei prossimi 4 anni; svincolo per tutti gli atleti ventunenni a partire dall'anno sportivo 2006/2007; introduzione degli under 23 e under 21 nei campionati nazionali dilettanti dei prossimi tre anni; obbligatorietà per le squadre partecipanti ai campionati nazionali maschili, professionistici e no, di prendere parte ai campionati giovanili nei prossimi tre anni.

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