La linea della società condizionerà Spalletti
ma già c'è chi rischia di vedere la sua prenotazione finire nel cestino della carta straccia: regalandosi magari illusioni di un più promettente futuro economico, ma sapendo bene che il suo campionato e la sua lunga avventura nella Roma potrebbero essersi conclusi qui, con la virtuale rottura maturata nella giornata di ieri. Antonio Cassano non accetta le condizioni della Roma, la Roma non può promettere al giocatore più di quanto abbia finora proposto, anche perchè si ha lasensazione che le risorse economiche non siano poi così splendide. Anche perchè non va dimenticato che incombe ancora la minaccia dell'Uefa di cancellare la sessione invernale del mercato, per non parlare della cifra stratosferica che l'Auxerre pretenderebbe di incassare per Mexes: giocatore, per inciso, che di quella cifra ha finora dimostrato di non valere che una irrilevante frazione. Cassano è chiaramente combattuto tra la volontà di tutelare i propri interessi, trovando in questo atteggiamento la decisa spinta del suo procuratore, logicamente non disinteressato, e la speranza tuttora viva di poter partecipare alla fase finale del Mondiale, una volta che Marcello Lippi ha espresso la propria convinzione di poter contare sul giovane barese, sempre che venga utilizzato in campionato non occasionalmente. Difficile attribuire responsabilità univoche all'una o all'altra parte dei contendenti, si sa che la Roma avrebbe potuto e dovuto muoversi con larghissimo anticipo, si sa che Cassano avrebbe potuto dare qualche segno di buona volontà in più. Però adesso il più inguaiato da questa vicenda è naturalmente Luciano Spalletti: e proprio da lui si aspetta un segnale per interpretare le direttive della società. Se Cassano fosse convocato per Empoli, ci sarebbe la prospettiva di un colloquio ancora produttivo, in caso contrario la posizione della Roma diverrebbe inequivocabile: e ne dovrebbero prendere atto Spalletti, Lippi e anche quanti auspicavano la presenza del giovanotto in Germania. E in quest'ultimo caso, sarebbe davvero una sconfitta per tutti.