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Sulla sosta: fa molto bene, prima del tour de force che ci aspetta Su Cassano: «Il lavoro che sta facendo lo riporterà in nazionale»

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«E' una sosta che fa comodo alla Roma, perchè abbiamo un paio di infortunati da recuperare e perchè poi inizierà un tour de force non indifferente. Da qui a Natale dovremo affrontare sedici partite, ci stiamo allenando bene, anche se le nazionali ci privano di qualche giocatore importante. Cufrè e Mancini stanno meglio, per il brasiliano ci sono ottime chance di vederlo ad Empoli, e anche Leo fa progressi. Lui tornerà magari entro due settimane. Montella invece è ancora fermo, avverte dolore al collo, domani si allenerà a parte». Otto punti in sei gare sono un bottino mediocre. L'allenatore non si sente già sotto accusa. «Continuo a lavorare con serenità e convinzione, senza particolari pressioni. Non mi sento sulla graticola, non ho timori. La squadra sta abbastanza bene, sono convinto che ci servirà solo maggiore continuità. Non mi sembra che in tutte queste partite ci sia stato qualcosa da buttare. Sono stato alquanto critico sulle prove dei miei, soprattutto nel secondo tempo con l'Udinese. Dal precampionato abbiamo perduto solo due gare, in cui comunque abbiamo avuto diverse occasioni propizie non sfruttate. Tra assist, corner e palle recuperate, cifre alla mano, siamo tra le migliori del campionato. Ci ha penalizzato qualche episodio sfavorevole, ma a un'analisi più approfondita ci sono aspetti importanti da rilevare. Tanto per chiarire, non sono pentito di aver lasciato l'Udinese, anche se i punti in classifica sono pochi». Col Siena si sono visti per la prima volta anche gravi errori difensivi. «Può capitare, il nostro atteggiamento deve essere sempre propositivo come quello tenuto finora, poi poptranno capitare anche a nostro favore. Sul gol di Chiesa avremmo potuto disporci meglio, in occasione degli altri due non ho nulla da rimproverare ai ragazzi. L'importante è non abbattersi dopo gli errori, non deve più esistere frenesia, nessun nervosismo. C'è molto da lavorare, sulla squadra e sui singoli, ci vorrà ancora del tempo. Andremo avanti con questo gruppo e con questo atteggiamento, non penso al possibile intervento sul mercato di gennaio». Che momento attraversa Totti? «Francesco l'ho visto molto attivo, nel vivo dell'azione, tira spesso in porta e serve passaggi invitanti ai suoi compagni. Magari involontariamente la squadra si appoggia a lui, si accentra il gioco. Lui le responsabilità se le prende sempre». Inevitabile il riferimento-borsino su Antonio Cassano. «La nazionale è una motivazione importante, tutti ci tengono alla convocazione. Sta lavorando in modo proficuo, anche lui deve dare continuità al suo comportamento, non cambiare modi di ragionare. Se proseguirà su questa strada il tempo lo premierà». Sul sofferto rinnovo contrattuale: «Non conosco bene i discorsi tra le parti, non posso metterci il naso. Spero solo si risolva la vicenda per il bene di tutti. Aspetto l'incontro della prossima settimana, ci sono le componenti per trovare un accordo. Tutti i giocatori della Roma, lui e anche Mancini, debbono essere contenti e convinti di rimanere in maglia giallorossa». Tommasi è quasi pronto, finalmente. «A breve si terrà il consulto che potrebbe dargli il via libera per tornare a lavorare ad alti livelli, ha bisogno ancora di lavorare, ma è in graduale progresso. Quando sarà a disposizione potrà darci una mano, a Livorno l'ho portato per farlo sentire uno di noi. Tutto dipende dai responsi medici». Tra fine ottobre e gennaio sarà una Roma impegnata quasi sempre di notte. «La notturna più creare qualche problema in più per via del clima invernale che troveremo. Dovremo essere bravi, attenti e anche un po' fortunati ad evitare infortuni muscolari in cui si può incappare. Accettiamo le decisioni della Lega, ma in effetti esiste qualche rischio in più». Negli ultimi allenamenti ha provato Chivu a sinistra. «Ho provato quel tipo di soluzione. Chivu e Kuffour si sono integrati bene e hanno una ottima intesa. Questa settimana senza Bovo e Cufrè ho voluto sperimentare questa situazione tattica, ma io pre

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