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Toldo-Inter, divorzio a gennaio

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Summit club-manager: multa, poi l'addio. Palermo alla finestra

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Più di due ore nella sede dell'Inter al mattino. Nel pomeriggio, invece, c'è stato il colloquio con Roberto Mancini alla Pinetina. «C'è stato un chiarimento sereno con la società - ha spiegato Andrea D'Amico, uno degli agenti del portiere - Francesco non voleva offendere nessuno, né i dirigenti, né l'allenatore, né i compagni di squadra. Il suo futuro? Per ora, rimane un giocatore dell'Inter». Nel colloquio di Via Durini, Toldo e D'Amico si sono trovati di fronte il presidente nerazzurro Giacinto Facchetti e il direttore tecnico Marco Branca. Alle 13,30 si è concluso il summit: «C'è stato un chiarimento tra la società e il giocatore, ma sono cose nostre e resteranno tali», si è limitato a commentare Facchetti, che già mercoledì era apparso seccato per l'accaduto. Dichiarazioni giudicate inopportune, sia nei contenuti, che nella tempistica quelle rilasciate a Sky: «Se l'Inter mi avesse prospettato questa situazione, avrei fatto altre scelte. All'inizio della stagione mi erano state dette altre cose. Mi è stato spiegato che non gioco per scelta tecnica, ma non vorrei che ci fosse un pregiudizio nei miei confronti». Per via di tali ammissioni, è comunque da escludere che il giocatore possa esser messo fuori rosa: a questo punto Toldo dovrebbe esser multato. Non come nell'estate del 2003, quando all'estremo difensore venne inflitta una sanzione solo a parole, ma non nei fatti. In quella circostanza, il portiere prese di mira la dirigenza nerazzurra: «Cinque giorni prima delle semifinali di Champions League, ci è stato proposto il piano per la spalmatura degli ingaggi: c'era già abbastanza tensione per i traguardi sportivi, forse non era il caso di aggiungere carne al fuoco in quel momento. Da società che ultimamente hanno vinto di più, ad esempio la Juve, credo si possa carpire anche qualcosa di utile». Nell'incontro del pomeriggio, invece, Toldo ha incontrato Mancini, il consulente di mercato Gabriele Oriali e, ancora, il presidente Facchetti. Per quanto riguarda il futuro, sarà tutta da valutare l'intenzione di Toldo di rimanere all'Inter. Al momento non c'è dubbio alcuno che Roberto Mancini la sua scelta l'abbia fatta, optando per il brasiliano Julio Cesar. Un concetto espressogli ieri pomeriggio faccia a faccia ad Appiano Gentile. E il declassato Toldo, sotto contratto con l'Inter sino al prossimo giugno, può considerare riduttivo il ruolo di dodicesimo. Si dà il caso, tra l'altro, che mercoledì scorso Maurizio Zamparini abbia speso parole importanti per l'ex portiere della nazionale. Che a gennaio potrebbe tornare utile alla causa rosanero. Unico inconveniente l'ingaggio. Toldo percepisce infatti oltre 3 milioni e mezzo di euro netti a stagione. In alternativa, l'estero dove Fulham e Arsenal non hanno mai nascosto un certo interesse per l'ex viola. Sempre in chiave mercato, l'Inter sta seguendo con particolare attenzione Pasquale Foggia, 22 anni, centrocampista esterno dell'Ascoli. Oriali ha infine ammesso che Cristiano Zanetti potrebbe, a breve, rinnovare il contratto.

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