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Sette gol subiti nelle ultime tre gare, Rossi cerca di sistemare la retroguardia

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Un meccanismo ancora da rodare, sistemare, proteggere. La Lazio scopre che la difesa traballa, sricchiola e anche parecchio: sette reti nelle ultime tre gare sono la spia più evidente delle difficoltà incontrate dai biancocelesti. Milan, Palermo e Udinese hanno evidenziato il tallone d'Achille del progetto-Rossi. I nuovi stentano a decollare, il sistema generale si sfalda come neve al sole quando le avversarie affondano i colpi. Poco spirito di reazione, enfatizza la società, scarsa coesione difensiva, dice la realtà. Sul banco degli imputati c'è finito Stendardo, più di Siviglia: l'ex centrale del Perugia, arrivato a parametro zero a metà agosto, ha faticato con Shevchenko, Caracciolo e Iaquinta, uscendo sconfitto nell'uno contro uno. In apnea in qualche occasione c'è finito anche Siviglia, orfano probabilmente di equilibri consolidati e di un partner che lo guidava (Couto e Giannichedda). Rossi ha riflettuto a lungo dopo il ko del Friuli: ha parlato con il presidente, si è confrontato con i suoi più stretti collaboratori, oggi si riunirà con la squadra. Nelle retrovie scalpita Cribari, arrivato da Udine con fame di riscatto e un infortunio da dimenticare: sta bene, il centrale brasiliano, aspetta la sua occasione dopo un Intertoto giocato da titolare. Paradossale invece la situazione di Piccolo, acquistato a giugno e messo sul mercato ad agosto: anche lui vorrebbe la sua chance, perché rischia di perdere il biglietto guadagnato sul campo per salire in corsa sul treno dell'Under 21. La società scruta i responsi del campo e pensa ai rinforzi: c'è già l'accordo con Di Biagio (che aspetta di svincolarsi dal Brescia) ma si ragiona anche su un marcatore puro. Quindi si profila anche la possibilità di un vice-Cesar, un esterno sinistro alto. Valutazioni in fase embrionale: il primo bilancio sarà fatto a Natale, poi si procederà in base ai responsi del campo e alle possibilità che offrirà il mercato, tenendo in considerazione il ridotto budget biancoceleste. Rossi però aspetta anche l'esordio da titolare di Mudingayi accanto a Liverani (che ha smaltito il dolore al tendine della coscia), l'asse titolare vagheggiato quest'estate. Proteggere la difesa, infatti, è un altro tarlo dell'allenatore, che cerca di garantire equilibri solidi a una squadra spesso in crisi d'identità. Il club continua a lavorare sui rinnovi di Cesar e Liverani. Proseguono i contatti con i rispettivi manager, anche se si dovrà lavorare ancora per materializzare l'intesa. Apprezzato il comportamento di Paolo Di Canio: i ragionamenti dell'idolo della Nord, sui motivi della debaclè di Udine, hanno fatto breccia nell'ambito dirigenziale. Oggi la ripresa: da valutare le condizioni di Dabo, uscito malconcio dalla sfida di Udine. Rossi, con la Fiorentina, vuole puntare sul centrocampo composto da Behrami (convocato dalla Nazionale maggiore svizzera, va verso la cittadinanza elvetica), Mudingyai-Liverani-Cesar. E si riserva di varare una difesa con Cribari titolare. Sabato la sperimenterà in un test amichevole (da definire) a Formello.

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