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Spalletti lascia a casa

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gli attaccanti e punta sul giovane bomber

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Parlare di emergenza è quindi d'obbligo, perché a Salonicco, nel ritorno contro l'Aris, l'unica punta sarà Stefano Okaka, sedici anni compiuti nello scorso mese di agosto. Spalletti è stato costretto a lasciare a Roma oltre a Cassano, Montella, Totti, Mancini e Cufrè, anche Shabani Nonda, capocannoniere romanista in campionato. Il centravanti di Bujumbura non si è allenato nella seduta di rifinitura di ieri mattina, afflitto da un calazio all'occhio che lo staff medico sta seguendo con un programma di cure che dovrebbe rimetterlo in sesto per domenica. La piccola flogosi non infettiva che interessa la palpebra non preoccupa più di tanto, ma per il momento l'africano è inutilizzabile. Una falcidie di infortuni che ha praticamente azzerato l'intero reparto d'attacco e che a questo punto rende provvidenziale la larghissima vittoria per 5-1 maturata nell'andata, che mette al sicuro il passaggio del turno. «Okaka — spiega Spalletti — è il giocatore più giovane che ho fatto esordire nella mia carriera: stavolta toccherà a lui. Ha buone qualità di prima punta ed è uno che sa assumersi delle responsabilità». Totti è stato lasciato a risposo per affaticamento muscolare in vista della partita di domenica prossima con il Siena. «Ho preferito lasciare Totti a casa — continua il tecnico giallorosso — perchè gli eccessivi impegni in Coppa, campionato e nazionale, rischiano di portare ad eventuali infortuni». Montella invece continua a lavorare tra palestra e fisioterapia per smaltire i problemi alla schiena che gli hanno fatto disertare la trasferta di Cagliari. Progressi anche per il convalescente Antonio Cassano, anche lui alle prese con allenamenti differenziati e massaggi dopo l'infortunio al retto femorale che lo tiene ai box da più di due settimane. Qui spalletti esce allo scoperto. «Se non ci si allena non basta chiamarsi Cassano. Il giocatore lo vedo voglioso, sta recupertando e si sta applicando. Venerdì vedrò a che punto è. La questione del contratto è una cosa che non mi compete. L'unica che m'interessa è la parte tecnica. Il giocatore deve essere in condizioni tali da renderlo disponibile e sta facendo allenamenti specifici per esserlo». Tanto per il barese, quanto per Montella ci sono buone le possibilità di recuperare per il campionato, anche se i prossimi due allenamenti che terranno a Trigoria con Luca Franceschi daranno un quadro più completo della situazione. Nella lista dei 19 convocati diramata ieri prima della partenza per la Grecia (compreso il terzo portiere Eleftheropoulos) è stato inserito in extremis anche il giovane Leandro Greco. Roma con gli uomini contati, dunque, che dovrebbe schierarsi con un 4-2-3-1. Spalleti proverà cose nuove. Curci finisce addirittura in tribuna, con Doni a fare il suo esordio tra i pali giallorossi ed Eleftheropoulos in panchina. «Toccherà anche a Doni — continua Spalletti — anzi vorrei fare un applauso a Bruno Conti che è stato bravo a scoprirlo». In difesa ci saranno Panucci, Mexes-Chivu (o Kuffour) — Spalletti annuncia una staffetta Chivu-Kuffour — centrali e Bovo a sinistra, con il duo inedito composto da Aquilani e Dacourt interditori a centrocampo. Qualche metro avanti sarà collocato Kharja con mansioni di vice Totti. Al suo fianco ci sarà sicuramente Alvarez sul settore destro, mentre in fascia opposta Taddei si giocherà il posto con il giovane Rosi. Davanti, anch'egli al debutto assoluto in gare ufficiali con la maglia giallorossa, Stefano Okaka Chuka. Infine l'allarme del tecnico giallorosso: «Dobbiamo fare attenzione al pubblico... sarà molto caldo».

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