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Trofeo MarcAmbrogio Milano beffa Roma con Bulleri a fil di sirena

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Roma lo spera, e Milano, vincitrice sul filo di lana 73-75 tocca ferro. Serata di festa, con Veltroni ed Albertini fianco a fianco in parterre per questa prima uscita ufficiale della Virtus Roma nel rinnovato Palazzetto di viale Tiziano. Tributo a Davide Ancilotto da parte della Curva che porta il suo nome («Voglio però ricordarti com'eri, pensare che ancora vivi, voglio pensare che ancora mi ascolti e che come allora sorridi» da una struggente canzone dei Nomadi) e poi la palla a due con entrambe le squadre che hanno presentato un quintetto che non sarà certamente quello titolare al via del campionato. Ad affiancare il nuovo regista Ilievski, faccia da bambino, Hawkins, Sconochini, Tusek e Van den Spiegel, con Milano che ha replicato spedendo sul parquet Coldebella, Vukcevic, Gigena, Fajardo e Galanda. Pesic ha chiesto da subito ai suoi di allungare la difesa e la squadra è sembrata rispondere abbastanza bene alla sollecitazione. Semmai più d'un problema s'è presentato quando Milano ha saltato la prima linea del pressing attaccando la difesa schierata. Qui la difficoltà nel tenere il primo passo ha troppo spesso innescato rotazioni dove le mani calde dell'Armani hanno fatto man bassa, tanto da chiudere i primi 20' con un impressionante 9/14 da tre, contro il desolante 2/12 di Roma. Sta qui la differenza che ha portato le due squadre all'intervallo con gli ospiti in vantaggio 36-44, con Hawkins (12 punti in altrettanti minuti) e Galanda (11 punti con 3/5 da tre) sugli scudi. Nella terza frazione il dominio di Milano s'è accentuato (nonostante i primi due punti capitolini di Bodiroga al 5'20") tanto da raggiungere il +15 (44-59) e far pensare ad un incontro chiuso. Invece nella frazione finale i muscoli di Helliwell, l'irruenza di Hawkins (24 per lui alla fine) e il carisma di Bodiroga hanno quasi fatto materializzare il miracolo. Aggancio ad un amen dalla fine (70-70 dopo una tripla di Tonolli e un canestro di Ilievski) ma poi ci ha pensato Bulleri a ridare fiato a Milano. Sarabanda di liberi negli ultimi secondi con Roma che ha addirittura tirato da tre per vincere con Hawkins sul 73-75. Palla sul ferro, abbracci, sorrisi e premiazioni. Tra dieci giorni sarà campionato e la musica cambierà.

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