Petacchi a Madrid
Le difficoltà altimetriche non sono trascendentali, un paio di salite per un totale di 5,5 km di ascesa per ogni giro. Il percorso è nervoso, qualche fuga partirà certamente, e sarà difficile tenere la corsa controllata. Ma il gruppo potrà avere gioco facile a recuperare: l'importante sarà vedere chi si sobbarcherà l'eventuale lavoro. L'Italia probabilmente no, anche se ha il velocista più forte (Petacchi), e avrebbe quindi tutto l'interesse ad un epilogo allo sprint. Ma vista la presenza in squadra di uomini come Bettini, Pozzato, Paolini, Bernucci, l'Italia sarà in prima linea, con questi corridori molto veloci, nelle varie fughe di giornata. Gli avversari, ripetiamoceli che non fa male: McEwen, Zabel, Hushovd, Boonen, Nazon, Van Heeswijk, Cooke, Fischer, Bongiorno in caso di volata; Vinokourov, Martin Perdiguero, Valverde, Kirchen, Cancellara, Flecha, Astarloa in caso di conclusione alternativa. La corsa andrà in tv in diretta praticamente integrale su Rai2/Rai3 e su Eurosport. Ieri abbiamo familiarizzato col circuito madrileno, calcato da donne e under 23. Tra le signore ha vinto la tedesca (residente a Camaiore) Regina Schleicher in volata su Cooke (Gran Bretagna) e Wood (Australia). Sesta Giorgia Bronzini, che si è piantata sul più bello, a 100 metri dal traguardo. Tra gli under 23 si è imposto l'ucraino Dmytro Grabovskyy, scattato a 10 km dalla fine da un gruppetto in cui c'era anche Tiziano Dall'Antonia, sesto al traguardo. Proprio l'italiano è stato a lungo in fuga, prima da solo e poi con lo stesso Grabovskyy. Argento all'australiano Walker, bronzo al russo Popov.