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Contro ogni pronostico gli uomini di Barazzutti adesso conducono la sfida per 2-1

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Il punto del doppio era probabilmente il meno proibitivo per la semplice ragione che gli spagnoli, che pure sono i detentori della Coppa ed hanno il miglior parco giocatori del momento, non hanno mai coltivato questa specialità dal giorno in cui hanno abbandonato l'attività prima Manolo Santana e poi Emilio Sanchez. Hanno provato a mettere insieme due giovanotti di bella presenza e di ottima qualità come Rafael Nadal, il numero due del mondo, e Feliciano Lopez, che in singolare è solo numero 23 ma è molto amico di Nadal dividendone anche lo stesso sponsor e la stessa divisa. Noi abbiamo messo in campo, senza troppa convinzione, un doppietto costruito in emergenza con un talento che avevamo quasi perduto e poi ritrovato come Daniele Bracciali ed un comprimario pieno di buona volontà come Giorgio Galimberti che ha sempre navigato nei tornei challenger con poche e non sempre fortunate apparizioni nel grande tennis. Ebbene è successo che due ottimi giocatori come Nadal e Lopez, rispettivamente numero 2 e numero 23 del mondo, siano stati battuti da due semi-specialisti che giocavano il match della vita. Certo gli azzurri sono stati anche sostenuti da un pubblico entusiasta ma sostanzialmente corretto anche se intollerante nei confronti della rappresentanza spagnola, alla quale sarebbe stato più educato lasciare la possibilità di fare il tifo magari accompagnato da qualche squillo di tromba ma credo che il nostro successo sia stato perfettamente regolare oltre che meritato. È giunto dopo 4 ore e 37 minuti di gioco quando si cominciava a temere la sospensione per l'oscurità. Infatti quando Bracciali ha messo a segno l'ultimo punto (era il secondo match-point, il primo lo aveva cancellato Nadal con un ace) ci saranno stati non più di 15 minuti di visibilità. Nella partita Galimberti è stato probabilmente il più continuo degli azzurri ma ha rischiato di farci perdere l'incontro quando sul 3 a 1 per noi nel quinto set ha perso il servizio commettendo due doppi falli e sbagliando una facile volee. Un secondo guaio Galimberti lo ha combinato quando ha colpito, sbagliandola, una palla degli spagnoli che sarebbe abbondantemente andata fuori nelle fasi finali ma nel complesso la sua prestazione è stata ottima anche perché fornita da un giocatore di limitato talento. Bracciali ha sbagliato qualche colpo di troppo ma sono state due sue straordinarie risposte di rovescio a darci il secondo ed il terzo set inoltre nel finale ha salvato con coraggio un turno di servizio quasi compromesso (15-40 sul 5 pari del quinto set). Nadal ha onorato il suo prestigio e la sua classifica con qualche prodezza ma il doppio ed il gioco di volo non saranno mai la sua specialità preferita. Lopez avrebbe le qualità per giocare bene il doppio ma lo frequenta poco e con scarso entusiasmo come un po' tutti i giocatori di alta classifica in questo momento. Siamo dunque in vantaggio per 2 a 1 ma non possiamo considerarci favoriti perchè per battere la Spagna e riconquistare la serie A (cioè il tabellone principale della Davis) ci manca un punto e non sarà facile conquistarlo. Nadal, che ha vinto gli ultimi 35 incontri disputati sulla terra battuta, parte certamente favorito contro Seppi dopo di che bisogna vedere cosa decideranno gli spagnoli. Noi non abbiamo alternative, per cui dobbiamo schierare Bracciali, che preferirebbe giocare su un campo veloce. Gli spagnoli possono confermare Ferrero oppure affidarsi ad un suo quasi omonimo, Ferrer, che ha una «o» in meno, sette posti in classifica di più e non ha mai vinto, come Ferrero, né una Coppa Davis né un Roland Garros. Tuttavia queste giornate ci hanno finora regalato soddisfazioni alle quali non eravamo più abituati. Ancora una volta la Coppa Davis si è confermata il salvadanaio del nostro tennis.

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