Azzurri, missione impossibile

È accaduto che la Spagna vincitrice l'anno scorso, sia stata eliminata al primo turno perché i suoi tennisti sono stati costretti a giocare su una superficie rapida, a loro poco gradita. Al contrario dei nostri dirigenti e dei nostri tecnici, gli slovacchi hanno portato gli spagnoli a giocare su una moquette improbabile e li hanno battuti. Noi invece, commettendo un errore che non ha giustificazioni al di fuori della presunzione e dell'impreparazione, abbiamo scelto la terra battuta ricevendo i ringraziamenti dei nostri avversari e provocando una forte sorpresa in tutti coloro che conoscono i meccanismi di questo gioco. Veniamo al sorteggio, che non era assolutamente importante come sempre da quando il regolamento impone al primo giocatore di una squadra di affrontare in apertura il secondo della squadra avversaria. Semmai c'è da chiedersi perché il numero uno italiano, Andreas Seppi (n. 78 in classifica ma terzo italiano dopo Volandri, n. 44, e Sanguinetti, n. 48) ed il numero due, Potito Storace (n. 107 e quinto italiano) siano diventati titolari. È un brutta storia nella quale si mescolano errori tecnici (avessimo scelto com'era logico una superficie diversa, avrebbero giocato Sanguinetti e Bracciali) e gestionali. Infatti Volandri non è stato convocato (giustamente) essendo stato, con il suo manager, il promotore di una richiesta di ordine economico che la Federazione, prendendo per la prima volta una decisione corretta, non ha accettato. A mio parere avrebbe dovuto lasciare a casa anche gli altri tre giocatori (Seppi, Galimberti e Starace) che avevano sottoscritto quella lettera-ricatto. Poi questi si sono resi conto che non giocando in Davis nessuno ne avrebbe avvertito l'assenza ed hanno fatto marcia indietro, smentendo la favoletta del gruppo unito e compatto raccontata a giornalisti compiacenti a Flushing Meadows da Galimberti e Volandri. Gli spagnoli, dopo averci ringraziato, hanno mandato qui la loro squadra più forte (Nadal) e collaudata (Ferrero). In realtà Ferrero (n. 20) è oggi il quarto spagnolo in classifica dopo Nadal (2), Ferrer (13) e Robredo (17) ma ha un'esperienza di 20 incontri di Davis (ne ha vinta una quasi da solo nel 2000) e di un titolo del Grande Slam (Roland Garros (2003). Pur essendo in crisi (o in declino ?) nell'aprile scorso Ferrero a Montecarlo ha lasciato cinque games al nostro Volandri ed è stata forse questa la ragione per cui il capitano Jordi Arrese lo ha scelto. A chi gli ha chiesto come si sentisse ad essere il numero uno quando l'anno scorso era solo riserva, Seppi ha modestamente risposto che il numero uno è sempre Volandri. Nel secondo singolare Starace, che qui è praticamente di casa, affronterà il mostro Nadal, tornato rapidamente alla vittoria a Pechino dopo un paio di brutte sconfitte. Starace, che il giorno prima aveva accusato qualche linea di febbre, non sta ripetendo i risultati della stagione precedente. Concedo a Seppi 30 probabilità su cento di poter battere Ferrero, con Starace non vado oltre al 10 per cento. Insomma qualsiasi risultato diverso dal 2 a 0 per la Spagna dopo la prima giornata sarà una gradevole sorpresa.