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Rossi: non abbiamo onorato la maglia

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Lotito infuriato, duro anche il tecnico: «Mi aspettavo più gioco e più carattere»

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Voci poi smentite ufficialmente dagli interessati, a partire dal tecnico, arrivato in sala stampa accigliato: «Non è vero niente. La formazione la faccio io, altro che storie. Non so cosa può aver detto Lotito. Certo è che lui è il presidente e può dire quello che vuole. Lui è il n.1 e ha sempre ragione». Parlando della partita, poi, ha cercato di smorzare la delusione: «Probabilmente il Milan avrebbe vinto lo stesso, ma l'uno-due immediato che abbiamo subito ci ha tagliato le gambe. Certo, dai miei mi aspettavo più gioco e più carattere, in questo senso non abbiamo onorato al meglio la maglia. Ma ora non è il caso di fare drammi, andiamo avanti per la nostra strada e pensiamo già alla prossima partita. Bisogna subito ricominciare». Apparentemente tranquillo è apparso Lotito, invece infuriato negli spogliatoi: «Oggi ci ritroviamo a metà classifica insieme al Milan e alla Roma, credo che rispetto alle nostre prospettive iniziali stiamo facendo un campionato più che decoroso. Abbiamo vinto due partite, pareggiata una e perso solo quella di ieri contro il Milan, non contro una squadra qualunque. Senza contare il fatto che a S.Siro ci siamo presentati con molti assenti con cui fare i conti». Dopo undici partite ufficiali il Milan non ha subito gol e dopo la brutta sconfitta di Genova con la Samp ha ritrovato subito il successo. Ancelotti può essere soddisfatto, visto che negli ultimi tre giorni ha sentito di tutto sulla sua permanenza sulla panchina rossonera. «Non so perché escono certe storie. Per noi non c'è mai stata la parola crisi», taglia corto. Ma perché si dice che nel Milan si litiga così tanto: «Credo di essere l'ultima persona a cui chiedere questa cosa, perché c'è grande armonia tra tutti quelli che lavorano nel Milan». La reazione della squadra alle critiche degli ultimi giorni è stata veemente e ha risolto la pratica Lazio in appena 15'. «In questa partita era importante soprattutto curare le piccole cose, come i calci piazzati, la posizione in campo dei giocatori e l'equilibrio in mezzo al campo. Questa è una squadra che vuole giocare, fare gol e divertire e tutto questo spesso la porta a non gestire bene le situazioni della partita». Dove deve migliorare il Milan? «Soprattutto sui calci piazzati». Infine una battuta sulla situazione di Iaquinta: «Nel calcio italiano stanno accadendo cose strane. Ci sono presidenti che esonerano gli allenatori dopo una sola giornata; altri che non fanno giocare i calciatori. Non mi piace questo andazzo. Dopo aver sistemato la situazione degli arbitri dovremmo sistemare anche questa». Così i marcatori di giornata, in sintonia anche nelle dichiarazioni post partita. Kakà: «Non pensiamo alla Juve ma solo al Milan, siamo forti, pensiamo solo a noi stessi. I risultati verranno». Shevchenko: «In questo momento dobbiamo trovare continuità. Bastano quattro vittorie di fila e si riparte come se nulla fosse accaduto. Nel Milan non ha mai litigato nessuno, è bene chiarirlo» Fra. Bov.

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