Messina sorvola su un fallo da rigore di Nesta su Zauri

Ma Domenico Messina, 160 gare in serie A, ha origini campane (lavora a Brescia, è funzionario Imi-San Paolo, settore aziendale) e con la Lazio ha una particolare empatia: 30 le partite dirette con i biancocelesti in campo. La preclusione ad arbitrare, d'altra parte, resta provinciale anche ora che è stato abolito il sorteggio. Milan in doppio vantaggio dopo soli 12 minuti, ma nel gol del 2 a 0 realizzato da Kakà è da rivedere il contrasto tra Vieri e Zauri, che fa scorrere il pallone poi non trattenuto da Sereni. Il difensore della Lazio è in chiaro vantaggio, Vieri commette fallo. Messina non interviene forse considerando conclusa l'azione poi riaccesa dall'incertezza del portiere. Cinque minuti più tardi, episodio dubbio in area rossonera. Di Canio lancia Zauri, che supera in velocità Nesta e si presenta a tu per tu con Dida. Il centrale della Nazionale interviene da dietro, in modo falloso, strattonando l'avversario. Zauri tira lo stesso, in equilibrio precario, facendosi parare la conclusione da Dida e liberando la coscienza del direttore di gara. Il rigore, a norma di regolamento, andava comunque concesso e Nesta doveva essere espulso. Nessun cartellino nella prima frazione, anche se i due controlli con il braccio di Vieri e lo sgambetto di Nesta a Di Canio alla mezzora meritavano forse un provvedimento più severo del rimbrotto. In chiusura, contrasto Vieri-Stendardo in area laziale: Bobo protesta ma quella del suo marcatore è un'ostruzione pulita. Primo cartellino a metà ripresa, destinatario Siviglia, costretto a intervenire per fermare una travolgente cavalcata di Shevchenko: ineccepibile il provvedimento disciplinare. Subito dopo è Di Canio a recriminare per l'ennesimo intervento falloso di un insolitamente scorretto Nesta. Il numero nove della Lazio protesta vivacemente, poi si accorge che a contrastarlo era l'ex pupillo laziale e torna sui suoi passi addolcendosi improvvisamente.