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Il 4-2-3-1 di Spalletti non lo agevola e il tecnico pensa anche di lanciare Nonda col Parma

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Malinconicamente a digiuno, Vincenzo Montella è già a un punto cruciale della propria stagione. Proverà a ripartire dalla sostituzione di domenica sera a Livorno, da quel volto amareggiato al momento dell'ingresso in campo di Nonda, chiamato a prendere il suo posto. Un campione da recuperare non sotto il profilo atletico, ma dal punto di vista dell'apporto in zona gol, il vero problema della Roma, a secco in campionato dall'esordio del 28 agosto. Le occasioni fallite macroscopica quella sciupata a tu per tu con De Sanctis, ma anche un paio in occasione del debutto in campionato con la Reggina. Poi il palo contro l'Aris Salonicco in coppa Uefa e finalmente il gol che aveva fatto pensare allo sblocco psicologico. Ma quella dell'aeroplanino fermo all'hangar, è una crisi che affonda le radici lontane nella scorsa stagione giallorossa, in cui comunque fu tra i pochissimi a salvarsi. Venti reti, 15 nel girone di andata, soltanto 5 nel ritorno. Gli ultimi mesi di campionato furono impietosi anche per lui, arrivato in debito d'ossigeno dopo una prima parte esaltante. Ad aprile scorso giunse il rinnovo del contratto fino al 2010 a partire da 3,5 milioni di euro fino a 1,9. Un accordo quinquennale a scalare, ma al contrario. Ma la stessa firma che lo ha legato a vita ai colori giallorossi, secondo i maligni, gli avrebbe fatto perdere motivazioni. Per la prima volta dopo averlo sempre schierato titolare dall'inizio nelle quattro partite ufficiale fin qui disputate, Spalletti sta pensando seriamente di preferirgli Nonda, apparso più brillante ed incisivo. Sì, perché ad integrare i discorsi relativi al periodo nero, c'è la questione tattica. Nel 4-2-3-1 spallettiano il centravanti ideale sembra più vicino a Toni o Iaquinta rispetto a un brevilineo come lui. Non molto differente la situazione nell'assetto a due punte. Montella sarebbe il primo a trarre beneficio dalla presenza di una torre, in grado di completare il reparto avanzato. Perché nel gioco «delle coppie», né Cassano né Totti sembrano essere la soluzione idonea. Domani sera la Roma dovrà battere il Parma e a Montella ha fatto piacere l'incoraggiamento di Delvecchio, dai microfoni di Centro Suono Sport: «Penso che l'inizio di stagione non sia mai stato brillante per lui, a parte la scorsa stagione. Lui viene fuori sempre un po' alla distanza, ma le critiche fanno parte del gioco e gli serviranno per tornare amato com'è sempre stato dai tifosi». Chissà che non funzioni l'augurio del suo ex compagno di squadra, che domani tornerà da avversario all'Olimpico, a rimetterlo in pista. Perché Montella ha fretta di tornare a volare. Intanto da registrare le parole dell'Ad del club Rosella Sensi: «Avrebbe fatto piacere vincere a Livorno, ma il dato più incoraggiante è stato vedere un gioco e l'impegno di tutti, questo fa ben sperare per il futuro». Piena soddisfazione anche per l'operato dell'allenatore. «Spalletti è un grande professionista e un ottimo tecnico».

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