La Juve tenta la fuga
Del Piero titolare
Fabio Capello dice di averlo visto «molto ben». Carico, a posto. In partitella ha fatto ottime cose. Queste cose lo esaltano». Dove «cose» può essere tradotto con polemiche, atmosfere, contestazioni e chi più ne ha più ne metta. Più che mai uomo copertina, allora. Anche in un periodo in cui vede poco il campo e meno ancora la porta. La settimana è andata come tutti (forse) sanno: le frasi di Lapo Elkann («Del Piero costa troppo per quello che rende. È un lusso che non ci possiamo più permettere») pronunciate giovedì pomeriggio a Milano, la smentita ad opera dello stesso rampollo di casa Agnelli, il farsi coraggio di Del Piero sul proprio sito Internet («la mia prossima presenza in Champions equivarrà al mio centesimo gettone in Europa, traguardo che significa tantissimo per me e che rappresenta un record assoluto in casa bianconera. Intrigante ma un po' più impegnativo sarà invece raggiungere e possibilmente scavalcare due mostri sacri come Bettega e Boniperti nella classifica dei marcatori juventini di tutti i tempi, e per farlo mi mancano sei reti: io ci provo»). Oggi, intanto, l'Ascoli. Contro il quale il numero dieci bianconero potrebbe calcare l'erba del terreno di gioco per la prima volta in questo campionato. Un record anche questo, negativo però: solo nella stagione 1995-96, quando era poco più di un ragazzino, Del Piero non era sceso in campo da titolare alla prima di campionato. Poi ci si è mezzo di mezzo un guaio muscolare che gli ha fatto perdere sia la trasferta in Bielorussia con la Nazionale che la successiva trasferta di Empoli con la Juve. E mercoledì scorso, a Bruges nella prima di Champions, altri novanta minuti in panchina. Ieri, nell'ultima seduta di allenamento Del Piero è stato schierato nel tridente con Trezeguet e Mutu, mentre dall'altro lato c'erano Ibrahimovic e Zalayeta: «Di tridente non se ne parla — ha aggiunto Capello — di "t" ne basta una ed è la lettera con cui inizia la parola turnover. Il discorso sui moduli, poi, non mi interessa più di tanto». Punto e a capo, quindi. Diciamo Del Piero al fianco di Trezeguet, allora, ben sapendo che le alternative non mancano. Stavolta ci saranno di fronte avversari più ostici che non i timidi belgi di qualche giorno fa. Con l'Ascoli, in ogni caso, sarebbe una sorpresa se la vendemmiata non proseguisse e la Juve non intascasse il terzo successo consecutivo in campionato. Poi, mercoledì a Udine, si comincerà a fare sul serio: «Proprio questo mi spinge a prendere in considerazione l'idea di qualche avvicendamento - ha ammesso Capello -. Prima, in ogni caso, pensiamo a prenderci questi tre punti». Altra possibile variante, che sarebbe il seguito di quanto visto a Bruges, è l'impiego di Blasi come esterno destro di difesa: ancora assente Pessotto, Capello ha arretrato il raggio d'azione dell'ex romanista ricevendone in cambio una risposta più che sufficiente.