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LA SCHEDA

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Frequenta giovanissima una scuola di danza classica. Resta folgorata dalle immagini registrate del salto (8.90) di Bob Beamon ai Giochi del 1968. Abbandona la danza e passa all'atletica. Specialità, salto in lungo. A 14 anni è già in nazionale giovanile. Dopo altri tre, salto di qualità con la convocazione nella nazionale assoluta. Nel 1987, ai Mondiali indoor di Indianapolis, primo incontro in discoteca con Gianni Iapichino, all'epoca miglior specialista italiano di salto con l'asta (5.70). Si uniranno in matrimonio nel 1993, civilmente a Palazzo Vecchio, con cerimonia religiosa cinque mesi dopo a Derby. Frattanto, Fiona si laurea in economia all'università di Leeds. La coppia risiede a Firenze, prepara una nuova casa a Barberino del Mugello, alterna lunghi periodi di preparazione alla Scuola di Formia. Dopo il sesto posto ai Giochi di Seul, le delusioni ai Mondiali del '91 ed ancora ai Giochi di Barcellona, la carriera di Fiona May diventerà italiana a partire dal 1994. Vincerà il titolo mondiale nel 1995, si piazzerà al secondo posto ai Giochi di Atlanta, ripeterà il piazzamento quattro anni dopo nell'infuocata finale di Sydney, appenderà al muro altre quattro medaglie mondiali, con la seconda vittoria nel 2001. Nel luglio del 2002 nasce Larissa. Gli anni iniziano a pesare. Due stagioni modeste. A metà del 2005 Fiona annuncia il ritiro. Oggi, ad Eboli, ultima gara. Nel 2006, in tv, sceneggiato in otto puntate, Fiona protagonista. A. F.

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