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Apre Kakà, replica Anelka Nel finale gemma del brasiliano e sigillo di Shevchenko

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In modo diverso, però. Niente più Liverpool. Niente più Dudek, il portiere dei Reds che lo scorso 25 maggio, con i suoi modi di fare giullareschi, ipnotizzò i cinque rossoneri che si presentarono dal dischetto. Stavolta Istanbul significa Fenerbahce,i campioni di Turchia, e non più la capitale maledetta sinonimo del boccone più amaro della storia del calcio milanista. Adesso, con la vittoria di ieri, questo boccone amaro sarà stato digerito una volta per tutte. Ma Voltiamo adesso pagina e tuffiamoci nella Champions League 2005 - 2006. Nel Milan, Ancelotti lancia dal primo minuto Bobo Vieri(al posto di Gilardino), attesissimo dai tifosi rossoneri fortemente vogliosi che si trasformi nell'ennesima beffa per i cugini nerazzurri dopo i vari Pirlo, Seedorf, ecc.. Rispetto alla partita con il Siena, mister Carletto effettua altre quattro modifiche: Cafu per Stam, Kaladze per Serginho, Gattuso per Seedorf, Kakà per Rui Costa. La prima emozione la regala il solito Shevchenko al 6' con un colpo di testa che termina sul fondo. Il Milan è ben messo in campo e riesce così a controllare agevolmente il gioco. Tale superiorità trova giustamente la meritata concretizzazione al 17' con un bellissimo gol di Kakà. Il Bambino d'Oro, invitato da un colpo di tacco grondante di miele ad opera di Pirlo, batte Volkan con uno splendido interno destro da fuori area. Anche Vieri vorrebbe festeggiare otto minuti dopo ma la sua conclusione va a spengersi sopra la traversa. Gli ospiti si affacciano per la prima volta dalle parti di Dida intorno al 27': su un cross di Appiah, Maldini è comunque strepitoso a negare la battuta vincente a Tuncay. La squadra di Daum è sicuramente più pericolosa al 36' ma stavolta è Dida ad essere determinante su un tiro velenoso di Alex. A questo punto, i rossoneri riorganizzano un po' le idee e, al 39', potrebbero raddoppiare se sfruttassero al meglio un contropiede nato da un recupero di Ambrosini in mediana: Kakà stavolta pecca d'egoismo e non serve uno smarcatissimo Vieri. La ripresa inizia con un brivido per i rossoneri: per fortuna, Anelka non è preciso nella conclusione a rete. Al 57' anche il Milan torna a farsi pericoloso: solo un magistrale intervento di Volkan dice no a Sheva. Passano sei minuti e i turchi centrano l'inaspettato pareggio: Gattuso atterra in area Anelka, ed Alex dal dischetto spiazza Dida. Ancelotti infuriato. Ancelotti costretto a cambiare al 70' visto il black-out improvviso: fuori Pirlo e Gattuso, dentro Vogel e Serginho. Il Milan si rivede solo all'83' con una staffilata di Kaladze deviata da Volkan. Ma il Milan ha Kakà. E Kakà è un extraterrestre. All' 87' ci pensa lui a regalare la vittoria al popolo milanista con un gol da pallone d'oro: il brasiliano si beve mezzo Fenerbahce fino ad arrivare a battere Volkan. Gloria anche per Sheva: suo il 3-1 dopo uno spunto in velocità di Serginho. Milan vittorioso con qualche affanno ma con una Istanbul

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