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TUTTO il Paese si stringe attorno alla Nazionale del volley.

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Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi si è voluto congratulare personalmente con il Ct azzurro, fresco campione d'Europa, chiamandolo al telefono. Il Presidente ha seguito ieri la vittoria al tie break contro la Russia da vero appassionato, incollato al televisore, e con Montali ha commentato le varie fasi della finale che ha confermato gli azzurri come campioni d'Europa. «Siete stati veramente bravi perché, dopo la battuta d'arresto nel secondo e terzo set, avete saputo prendere dei rischi, ma bisognava fare proprio così, altrimenti — ha concluso Ciampi — non avreste potuto fare la grande rimonta che ha portato al titolo europeo. Siete proprio una squadra eccezionale». Complimenti per un successo che Giampaolo Montali spiega a modo suo. «Nel ritiro di Trento sembravo un negriero, abbiamo lavorato come pazzi e la sera i ragazzi non avevano nemmeno il fiato per respirare. Ma io lo dico, il lavoro paga sempre». E poi, quando parla dei suoi ragazzi, il Ct si illumina: «Sono stati straordinari, hanno fatto un europeo grandioso. Sono diventati una squadra, non un gruppo. Questo oro è la vittoria di una squadra». E ai complimenti agli azzurri si associa anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. L'on. Gianni Letta ha ancora negli occhi la vittoria dell'Italia contro la Russia. «Non è stata solo la conquista di un titolo continentale ma anche il riscatto di una serie di discipline trascurate». Ma c'è un altro aspetto che al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio preme sottolineare: «La nostra è stata anche una vittoria organizzativa - spiega - grazie al lavoro del comitato locale e del suo presidente, quello straordinario personaggio che risponde al nome di Giovanni Malagò. Hanno dato un bellissimo esempio di capacità e perfezione organizzativa: al PalaLottomatica - conclude Letta - ha funzionato tutto, e tutto era bello ed elegante. Tutte le altre delegazioni ci hanno elogiato, e spero che ciò sia di buon auspicio per il lavoro che dobbiamo fare adesso, per Torino 2006 e poi Pescara 2009». Pao. Ave.

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