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Serve una squadra più logica e ordinata

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Sembra Linus alle prese con la fetta di torta in frigorifero, sicurezza è sapere che ce ne è ancora, insomma agli occhi di noi ignoranti di cose calcistiche sembra che basti anche qualcosa di meno, però Marcellone ne sa sempre una in più di qualsiasi interlocutore. E poiché l'arroganza è prerogativa del nostro cittì, è bene che gli abbia offerto una spalla solidale Vittorio Sgarbi, fiero eversore di quei cialtroni di giornalisti. La solidarietà del critico d'arte è stata vivamente apprezzata da Lippi, mentre qualsiasi persona di buonsenso se ne sarebbe vivamente preoccupato. E così attendiamo che Carraro e i suoi fidi mettano in piedi questa «operazione simpatia» che di ben altri interpreti avrebbe bisogno per avere una minima probabilità di riuscita. Stasera si gioca dunque a Minsk, ultima trasferta prima dei due impegni casalinghi di ottobre, dove ci attendono i bielorussi, reduci dall'inatteso scivolone in Moldava e pertanto neanche motivati ai massimi livelli. Con questa Italia, però, nulla si può dare per scontato, visto che in precedenza si è vinto soltanto a Chisinau e si è perso in Slovenia, legittimando le classifiche di Blatter. Ai cronisti già un po' sfiniti dai soliloqui del tecnico, è stata sottratta all'ultimo istante anche la ghiotta occasione di una bella polemica su Del Piero, sul suo impiego a tempo pieno, sulla staffetta, sull'ennesima umiliazione da sopportare in panchina se non in tribuna. Per non caricare troppo tutti di interrogativi e di polemiche, il buon Alex se ne è tornato direttamente a casa, dalla Scozia: avvilito, o magari gratificato, da un adduttore capriccioso. Senza Zambrotta e De Rossi, squalificati, Lippi ha annunciato qualche altra piccola variante rispetto all'Hampden Park, ferma restando la sua insistenza su Zaccardo per la fascia destra difensiva: e del resto, con Panucci e Oddo a casa, non è che le alternative fossero esaltanti. Scontato Grosso sulla sinistra, il centrocampo riavrà dall'inizio Camoranesi, dunque con qualche modifica all'impostazione del primo tempo di Glasgow, del resto assai poco gratificante. In avanti, resta da stabilire se Gilardino abbia ritrovato un adeguato assetto mentale, riguadagnandosi l'affetto e la stima di Lippi, che i problemi di scarsa lucidità conosce benissimo. Potrebbe essere schierato a fianco di Toni, che magari ha caratteristiche simili: le stesse, però, di Bobo Vieri, stavolta presumibilmente ai margini dopo avere deluso a Glasgow, non confermando le belle disposizioni emerse a Dublino. Alle loro spalle Francesco Totti, in relazione al quale il vecchio Dalglish ha affermato che il romanista «soffre le maniere forti», alla faccia del britannico fair-play. Nella speranza che un più logico e ordinato assetto della squadra possa aiutarlo a mettere a frutto il grande talento, del resto emerso anche nella non gloriosa serata scozzese. Alla fine, però, la Bielorussia non sembra in grado di far paura, Loeb e Kutuzov le individualità di rilievo: c'è da stabilire se Lippi e la sua pattuglia saranno capaci, ancora una volta, di complicarsi la vita.

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