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L'America's Cup fa rotta in Sicilia

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Le condizioni climatiche del mare delle isole Egadi e la «tribuna» naturale della costa trapanese hanno convinto gli organizzatori del più antico trofeo del mondo a programmare gli Acts 8 e 9 presso la città siciliana. Negli ultimi 2 anni sono stati spesi 100 mln ? per accogliere la prima tappa della Coppa America in Italia, un investimento utile anche per il rilancio economico di Trapani in vista del mercato unico del Mediterraneo del 2010. Nel corso di una riunione dei «Vespri Siciliani», associazione impegnata per la promozione della Sicilia nel mondo, Cesare Florimonte, rappresentante dell'America's Cup Management, ha parlato degli Acts 8 e 9. Perché avete scelto la città di Trapani? «Stiamo parlando di un campo di regata stupendo che presenta una situazione eolica ideale. Inoltre, non bisogna dimenticare che la conformazione naturale del luogo permetterà alla gente di assistere alle gare dalla costa». Come hanno risposto le istituzioni alla proposta di portare i Louis Vuiton Acts in Sicilia? «Le autorità hanno partecipato con entusiasmo. Anche questo è stato uno dei motivi della nostra scelta». Cosa ne pensa Ernesto Bertarelli? «Da cittadino svizzero nato in Italia, Bertarelli è felice che questa regata si svolga nello stivale e si aspetta una importante partecipazione di pubblico».

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