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Italia, caccia alla semifinale

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Oggi sfida alla Croazia (RaiSat, 20.30). Montali: sarà decisivo il muro

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Oggi, per giungere in semifinale c'è, infatti, ancora da superare l'ostacolo Croazia (RaiSat, 20.30, su RaiDue sintesi alle 22.50). Dopo la delusione della World League (per la prima volta dalla nascita della competizione l'Italia ha mancato l'ingresso alla final four n.d.r.) il gruppo si è riunito e ha lavorato sodo per girare pagina e prepararsi al meglio all'appuntamento continentale. A coach Montali abbiamo chiesto quale, dei particolari curati a Salsomaggiore, stia funzionando maglio. «Durante il collegiale abbiamo potuto allenarci bene e, sopratutto, con continuità. Quando si riesce a lavorare con quel tipo di qualità io sono convinto che i risultati si vedano sempre. Infatti, stiamo avendo degli ottimi riscontri proprio su ciò che più mi interessava». Vale a dire? «Lo spirito di squadra, inteso come organizzazione in campo, ma anche il senso di applicazione e il rigore tattico. Quando non c'è tempo di allenarsi, viceversa, succede come per la World League». Cioè? «Per quella competizione non ci siamo potuti preparare per niente e i risultati sono frutto di quella logica. Purtroppo, finché il calendario resterà quello attuale, non potremo mai partecipare alla Lega Mondiale con velleità di vittoria. Non ci sono i tempi - prosegue Montali - per assemblare la squadra. Riesco ad avere tutti i giocatori a disposizione solo due giorni prima della partenza della competizione». Per l'Europeo, fortunatamente le cose sono andate diversamente. L'Italia sta giocando bene e siamo pronti ad affrontare la Croazia. Come ha preparato la partita? «Non sarà un incontro facile. Per niente. Quella di Malevic é una squadra molto forte, soprattutto in attracco. Contro la Russia ha disputato un'ottima gara e se avesse vinto nessuno avrebbe potuto dire nulla. Anzi, secondo me, proprio per il gioco espresso avrebbe meritato la vittoria. Noi dovremmo disputare un incontro molto attento, cercando di essere concentrati anche sui piccoli particolari». Quindi cosa deve fare l'Italia per vincere? «Continuare a giocare così come stiamo facendo: curando bene il muro, la difesa e la correlazione tra questi due fondamentali». Dal punto di vista tecnico a cosa dobbiamo prestare attenzione, per quel che riguarda i nostri avversari? «Loro hanno 3 schiacciatori di banda molto forti, ma sarà fondamentale fermare soprattutto Coskovic e Omrcen; entrambi stanno facendo un ottimo europeo; su di loro dobbiamo lavorare bene a muro e in difesa». Dopo le prime tre giornate, nel girone dell'Italia i giochi per la qualificazione alle semifinali sono ancora aperti, quale delle nostre avversarie l'ha impressionata di più? «La Polonia, per la grande organizzazione di gioco, e proprio la Croazia. La partita contro la Russia è stata di altissimo livello. Della Russia già sapevamo. È una delle favorita alla vittoria finale». Nel girone di Belgrado, oltre allo strapotere della Serbia, quale formazione ha visto giocare meglio? «La Francia è quella che mi è sembrata più forte. Credo sia superiore sia alla Spagna che alla Repubblica Ceca. Credo che alla fine saranno proprio i francesi ad arrivare in semifinale insieme alla Serbia Montenegro».

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